Guerra Ucraina, Russia distrugge diga Kakhovka vicino Kherson. Evacuazioni in corso, villaggi allagati
Le forze russe hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, a monte del Dnepr, nell'area di Khershon, in Ucraina. È quanto hanno reso noto le forze ucraine oggi, aggiungendo che dal bacino è iniziata la fuoriuscita incontrollata di acqua.
"L’entità della distruzione, la velocità e i volumi dell’acqua e le probabili aree di inondazione devono ancora essere chiarite", si legge in un comunicato del comando sud delle forze armate ucraine pubblicato sulla propria pagina Facebook.
Non è mancato lo scambio di accuse con la Russia. Secondo Mosca, infatti, a causare l'attacco sono stati i bombardamenti ucraini, come ha dichiarato il capo del governo della regione di Kherson, Andrey Alekseenko, secondo cui la situazione è sotto controllo e non vi è alcuna minaccia per la vita delle persone.
L'esplosione della diga di Kakhova in Ucraina
L'agenzia Unian ha anche pubblicato un filmato che mostra i gravi danni subiti dalla diga, che mettono la valle del Dnepr a rischio di gravi inondazioni. Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione statale regionale di Kherson, ha già annunciato l'evacuazione degli abitanti della riva destra del Dnepr, mentre la riva sinistra è occupata dalle truppe di Mosca. Vicino c'è anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
L‘Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha tuttavia affermato che "non c'è nessun rischio immediato per la sicurezza nucleare nell'impianto", anche se "stanno monitorando da vicino la situazione".
La polizia nazionale ucraina sta sollecitando le evacuazioni e lo spegnimento degli apparecchi elettrici per motivi di sicurezza. "Unità della polizia nazionale e del servizio di emergenza statale della regione di Kherson sono state allertate per allertare ed evacuare la popolazione civile da potenziali zone di inondazione sulla riva destra del fiume Dnepr, vale a dire: i villaggi di Mykolaivka, Olhivka, Lyovo, Tyaginka, Poniativka , Ivanovka, Tokarivka, Poniativka, Prydniprovske, Sadove e in parte la città di Kherson – Korabel Island", si legge in un comunicato ufficiale su Telegram. Nella zona in questione, definita "critica", ci sarebbero almeno 16mila persone.
La diga non può essere ripristinata
"Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati" a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: "Siamo impegnati nell'evacuazione dei residenti delle aree inondate", ha scritto su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal.
Ukrhydroenergo, la compagnia idroelettrica statale ucraina, ha confermato che "le forze di occupazione russe hanno fatto saltare in aria la centrale idroelettrica di Kakhovka. Come risultato della detonazione, è stata completamente distrutta. La stazione non può essere ripristinata".
Zelensky convoca consiglio di sicurezza: controffensiva a rischio?
L'allagamento dell'area potrebbe anche complicare i piani per la prevista controffensiva dell'Ucraina nella regione, mentre il presidente Zelensky ha convocato una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza e difesa nazionale. "Terroristi russi. La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. È solo la vittoria dell'Ucraina che restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l'Ucraina con acqua, missili o altro", ha scritto su Twitter condividendo le immagini del disastro.
Il presidente, nel corso della riunione, ha spiegato che "sono state le forze russe a far esplodere dall'interno della struttura la diga di Kakhovka". In un post su Telegram, Zelensky ha aggiunto che l'attacco è stato sferrato alle 2.50 di questa mattina ed ha creato un allagamento che ha coinvolto circa 80 insediamenti. I terroristi russi hanno effettuato una detonazione interna delle strutture della centrale idroelettrica di Kakhovka. Facciamo di tutto per salvare le persone. Sono coinvolti tutti i servizi, militari, governo, uffici".
Kiev accusa Mosca di "ecocidio"
Andriy Yermak, capo dell'amministrazione del numero uno di Kiev, ha definito la distruzione da parte della Russia della diga Nova Kakhovka un "ecocidio", aggiungendo che i funzionari nazionali e regionali stanno lavorando per garantire la sicurezza dei residenti locali, e sottolineando che queste azioni "rappresentano anche una minaccia per la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia".
La diga e la sua centrale idroelettrica, costruita nel 1956, erano uno dei più grandi impianti energetici del paese, potendo contenere circa 18 chilometri cubi di acqua e fornendo elettricità a più di 3 milioni di persone.
Come ha sottolineato su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del Ministero degli Affari Esteri ucraino, "le inondazioni derivanti dalla distruzione possono portare a molte morti. Molte persone perderanno le loro case poiché gli insediamenti potrebbero essere allagati. L'evacuazione di massa è già iniziata. È una catastrofe ecologica: decine di migliaia di tonnellate di pesci e una biosfera unica moriranno. I nidi di milioni di uccelli nelle zone umide lungo la riva sinistra del fiume Dnepr sono stati allagati. Il canale della Crimea settentrionale ora si prosciugherà e rimarrà asciutto per molto tempo. Le persone nel sud e in Crimea rimarranno senza acqua potabile".
Le reazioni internazionali
"La distruzione della diga di Kakhovka oggi mette a rischio migliaia di civili e provoca gravi danni ambientali. Questo è un atto oltraggioso, che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra russa in Ucraina", è stato il commento via Twitter del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.
per il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, che si trova da ieri in visita in Ucraina, "l'esplosione che ha distrutto la diga di Kakhovka è il risultato dell'invasione su vasta scala, non provocata, attuata dalla Russia". Per il responsabile del Foreign Office è comunque "troppo presto per fare qualsiasi tipo di valutazione significativa sui dettagli" di quanto successo, mentre per il cancelliere tedesco Scholz "l'attacco alla diga ucraina dà una nuova dimensione" alla guerra della Russia.
Infine, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Ucraina in un post sui social ha affermato che "la distruzione della diga di Kakhovka mette in pericolo migliaia di civili, lasciando molti senza casa e con gravi necessità umanitarie. I civili e le infrastrutture civili non sono un obiettivo".