Ucraina lancia missili ATACMS su aeroporto della regione russa di Rostov, Mosca: “Risponderemo all’attacco”
Il ministero della Difesa russo ha confermato che le forze ucraine hanno lanciato questa notte sei missili americani ATACMS verso un aeroporto militare a Taganrog, nella regione russa di Rostov. Due sono stati abbattuti e quattro sono stati deviati dalle forze di difesa elettronica, ha aggiunto il ministero. Si tratta del secondo attacco del genere da quando il presidente USA, Joe Biden, ha dato il via libera all'uso degli ATACAMS contro obiettivi russi.
La reazione di Mosca non si è fatta attendere: "Il nuovo attacco ucraino con missili Atacms contro la Russia non rimarrà senza risposta e verranno adottate le misure adeguate", ha detto il ministero della Difesa russo, che ha sottolineato: "A causa della caduta di frammenti di missili, ci sono vittime tra il personale. Due edifici nell'area tecnica dell'aeroporto e tre veicoli militari hanno subito danni minori da schegge, insieme ad auto civili in un parcheggio vicino".
Per altro, secondo quanto trapelato dai media locali, la Russia potrebbe lanciare un altro missile balistico ipersonico sperimentale in Ucraina nei prossimi giorni, ma secondo un funzionario Usa Washington non considera l’arma Oreshnik un punto di svolta nella guerra. "Riteniamo che l'Oreshnik non sia un punto di svolta sul campo di battaglia, ma piuttosto solo un altro tentativo da parte della Russia di terrorizzare l'Ucraina, che fallirà", ha detto il funzionario. La Russia aveva già utilizzato la nuova arma sulla città ucraina di Dnipro, secondo due fonti governative ucraine.
Intanto, è arrivato il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 Paesi Ue al quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ad annunciarlo è la presidenza di turno ungherese. "Il pacchetto aggiunge altre persone ed entità all'elenco di sanzioni già esistente e prende di mira entità in Russia e in Paesi terzi che contribuiscono indirettamente al potenziamento militare e tecnologico della Russia attraverso l'elusione delle restrizioni alle esportazioni", ha spiegato la presidenza ungherese su X.