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Guerra in Ucraina

Ucraina, la mappa della guerra e gli aggiornamenti: non si ferma l’assedio di Kiev e Mariupol

A due settimane dall’invasione dell’Ucraina, le forze armate russe continuano a procedere nell’offensiva. L’esercito di Mosca ha attaccato da Nord, Sud ed Est: e continua l’assedio sulle principali città.
A cura di Annalisa Girardi
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Sono passate già due settimane dall'invasione russa dell'Ucraina e la risoluzione del conflitto appare ancora lontana: i colloqui che si sono svolti oggi tra le due parti avrebbero portato a qualche passo avanti, ma un accordo per il cessate il fuoco per ora non si vede. E nel frattempo, le forze armate russe continuano a procedere nell'offensiva. L'esercito di Mosca ha attaccato da Nord, Sud ed Est e si starebbe spingendo sempre più a Ovest.

La situazione in Ucraina

Dalla mappa si vede come continui l'offensiva che punta a Kiev. Alcune aree, specialmente nella periferia più orientale, risultano fortemente bombardate. Secondo la Difesa ucraina, i militari russi avrebbero cercato di entrare anche a Irpin, sobborgo occidentale della capitale, ma sarebbero stati respinti. L'avanzata russa nel Nord del Paese, ad ogni modo, procede abbastanza lentamente, rispetto ai primi giorni del conflitto. La colonna di blindati che stava avanzando verso Kiev sarebbe pressoché ferma, con alcuni mezzi senza benzina, altri rotti. Diversa è invece la situazione a Sud, dove si stanno concentrando i combattimenti più intensi.

Perché la Russia continua a bombardare Mariupol

A Mariupol l'assedio continua, le bombe non si sono mai fermate. Le autorità della cittadina parlano di crimini di guerra per il bombardamento all'ospedale pediatrico e sostengono che sarebbero già morte oltre mille persone. Molte sono state deposte in fosse comuni, perché i bombardamenti non permetterebbero di seppellire i morti in sicurezza.

Cosa succede a Kiev

Come abbiamo detto, continua la battaglia attorno a Kiev. I russi sarebbero appena fuori dalla capitale e starebbero cercando di sfondare la linea difensiva nei distretti di Boryspil e Brovarsky, nella parte orientale della città. L'operazione, però, per ora non è riuscita. L’account delle Forze Armate ucraine ha inoltre pubblicato su Twitter un video in cui si vede un drone sorvolare una colonna di mezzi militari russi a Nord-Est della capitale e distruggerli uno dopo l'altro.

I profughi e i corridoi umanitari

Nell'incontro di questo pomeriggio in Turchia, a cui hanno partecipato anche Sergej Lavrov e Dmytro Kuleba, i ministri degli Esteri rispettivamente di Russia e Ucraina, non si è arrivati all'accordo per il cessate il fuoco, chiesto da Kiev per permettere dei corridoi umanitari in sicurezza. "Sono venuto qui con uno scopo umanitario, per uscire dall'incontro con un corridoio umanitario da Mariupol per i civili che vogliono scappare dalla città, e con un corridoio umanitario per gli aiuti alla popolazione. Sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi", ha detto il ministro ucraino.

Gli ultimi aggiornamenti

Dopo l'accusa di crimini umanitari, starebbe arrivando anche quella di utilizzo di armi chimiche. Il premier britannico Boris Johnson ha infatti detto di temere che la la Russia di Vladimir Putin possa usare armi chimiche nella guerra. Lo ha detto in una intervista rilasciata a Sky News, sottolineando che è "nello stile" del presidente russo utilizzare metodi di questo tipo.

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