Ucraina, la guerra non si ferma a Natale. Forze di Kiev bombardano Donetsk con almeno 40 razzi
Sarebbero almeno 40 i razzi lanciati questa mattina all'alba dalle forze di Kiev contro la città di Donetsk. Secondo quanto denunciato dall'ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR), i razzi, lanciati con i sistemi di lanciarazzi multipli BM-21 Grad avrebbero colpito i distretti Voroshilovsky e Kiev della città e il villaggio di Tonenke. Secondo il sindaco di Donetsk, così come riportato da RIa Novosti, si tratta dell'attacco più massiccio dal 2014.
Nella notte invece i droni ucraini avrebbero preso di mira una base aerea russa a Kursk. A riferirlo è Anton Gerashchenko, vicino al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha parlato di "due esplosioni vicino all'aeroporto", aggiungendo che "un drone sconosciuto ha colpito una struttura militare" nella regione di Kursk. L'attacco sarebbe comunque stato respinto in larga parte delle forze di difesa russe e non ci sarebbero state vittime.
Lo stesso presidente ucraino intanto ha fatto sapere, nel suo consueto messaggio notturno inviato alla nazione, che è proprio quella aerea il punto su cui saranno implementati i sistemi di difesa ucraini: “Stiamo costantemente rafforzando la nostra difesa antiaerea e antidrone – ha spiegato – e stiamo facendo di tutto per ottenere sistemi più moderni e più potenti per l'Ucraina. Questa settimana abbiamo compiuto importanti progressi nella questione della difesa aerea”.
Immediata la risposta russa che parla di ennesima provocazione. Se gli Stati Uniti inviassero i loro sistemi missilistici Patriot a Kiev sarebbe "un altro passo provocatorio" che potrebbe "portare a conseguenze imprevedibili", ha scritto in una nota l'ambasciata russa a Washington. Il riferimento quindi è proprio ai sistemi di difesa aerea richiesti da Kiev e su cui sarebbe nata una vera e propria "campagna di informazione"
Il Washington Post inoltre ha fatto sapere che gli Stati Uniti stanno valutando la possiblità di inviare in Ucraina un particolare equipaggiamento elettronico in grado di trasformare le munizioni aeree non controllate in ‘bombe intelligenti', in grado di colpire il bersaglio con la massima precisione.
Zelensky infine nel suo messaggio quotidiano ha fatto sapere che la situazione nel Donbass e in altre aree attive delle ostilità è stata discussa in dettaglio durante la riunione dello Stato maggiore: “Non c'è pace in prima linea – le parole del leader ucraino – non c'è niente di facile o semplice. Ogni giorno e ogni metro è estremamente difficile”.