Ucraina, la fregata russa Admiral Makarov “in fiamme nel Mar Nero”: cosa sappiamo finora
Una fregata russa Petrel 11356R, la Admiral Makarov, avrebbe preso fuoco nel Mar Nero, non lontano dall'Isola dei Serpenti, dove già era affondato l’incrociatore Moskva. Avrebbe preso fuoco dopo essere stata colpita da un razzo ucraino. E dopo un’esplosione, secondo le informazioni diffuse dall'Ucraina, c’è stato un incendio.
L’Admiral Makarov sarebbe stata centrata da un missile antinave Neptune, secondo quanto ha scritto su Telegram il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko. A dare la notizia anche Forbes. Secondo fonti ucraine, aerei russi stanno sorvolando l'area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino "i russi hanno perso una nave". Al momento però mancano verifiche indipendenti su quanto accaduto e il Cremlino – ha fatto sapere il portavoce Dmitri Peskov — “non ha informazioni riguardo il presunto attacco alla nave da guerra russa”.
Se confermata, la notizia della fregata russa in fiamme sarebbe un duro colpo per Mosca: l’Admiral Makarov, secondo la rivista Forbes, era uno degli obiettivi più importanti per le forze ucraine perché considerata la nave più importante e moderna nella flotta del Mar Nero dopo l’affondamento del’incrociatore di qualche settimana fa. Commissionata nel 2017 e lunga 125 metri, di norma ha a bordo un equipaggio di 180/200 persone ed è dotata di 24 missili terra-aria a medio raggio Buk e 8 missili da crociera Kalibr. Queste fregate possono scortare altre navi e attaccare obiettivi a terra. La fregata russa era stata coinvolta in un attacco alla città di Odessa lo scorso aprile. Dopo l'affondamento dell'incrociatore Moskva, la flotta russa del Mar Nero era scesa a soli tre grandi navi combattenti, di cui appunto la Admiral Makarov.
In serata il Pentagono ha comunicato di non avere elementi che possano confermare che la fregata russa Makarov sia stata colpita dall'Ucraina. "È tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie", ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.