Ucraina, incontro a Roma tra Usa e Cina. E Putin “chiede le armi” a Pechino
Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, e il responsabile della politica estera del Partito comunista cinese Yang Jiechi si incontreranno oggi 14 marzo a Roma per discutere di “questioni internazionali e regionali” e delle relazioni fra Cina e Stati Uniti. "Sicuramente un incontro storico”, lo ha definito il Ministro degli Esteri Luigi di Maio, di fondamentale importanza non solo per la guerra in Ucraina ma anche per il futuro dell'equilibrio del potere globale. Un incontro che arriva a margine dell'indiscrezione del Financial Times secondo la quale Mosca starebbe chiedendo armi alla Cina.
L'incontro di Roma
Secondo quanto trapelato, dunque, Sullivan sottolineerà che gli Stati Uniti hanno informato Pechino sulle intenzioni di Vladimir Putin mesi prima dell'invasione, ma che la leadership cinese ha ignorato quegli avvertimenti, con la convinzione che il Cremlino stesse bluffando per guadagnare potere, secondo fonti che hanno familiarità con i protagonisti dell'incontro di Roma, evidenzia il Guardian. Sullivan sosterrà anche che se la Cina fornirà armi a Mosca sarebbe un ulteriore errore storico e un punto di svolta nella politica globale.
Cina: "Armi alla Russia? Mai sentito parlarne"
Intanto funzionari statunitensi hanno rivelato al Financial Times che la Russia avrebbe chiesto alla Cina equipaggiamento militare e altra assistenza dall'inizio dell'invasione, senza fornire ulteriori dettagli sulle richieste. Pechino smentisce e si dice "profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina". Queste le parole del portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu"Speriamo con sincerità che la situazione si allenti e la pace torni presto", ha aggiunto Liu, precisando comunque "di non averne mai sentito parlare". La priorità della Cina è di "impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo. E' una situazione davvero sconcertante".