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Ucraina, il sindaco di Energodar: “I russi hanno portato in gita i nostri bimbi, ora sono loro ostaggi”

La denuncia di Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, nella regione di Zaporizhzhia: “Centinaia di bambini portati in Russia in vacanza ora sono ostaggio dei terroristi russi. Non rivedranno i genitori”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Li hanno portati via per una gita che doveva durare qualche giorno lontano dalle bombe e dalla sofferenza, ma duecento tra bambini e adolescenti di Energodar, città di circa 60mila anime nella regine ucraina di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale, sono diventati "ostaggi delle truppe russe" e i genitori non riescono a farli tornare a casa.

È questa la denuncia fatta dal sindaco Dmytro Orlov, secondo il quale i minori, portati "in vacanza" in Crimea e nella regione russa di Krasnodar all'inizio di ottobre, subito dopo il referendum di annessione a Mosca della regione di Zaporizhzhia, non faranno più ritorno a casa. Lo riporta Ukrinform.

"Già all'inizio del viaggio i ragazzi si sono accorti che c'era qualcosa di strano perché solo una parte della carovana stava andando effettivamente in Crimea. Hanno chiamato i genitori, spaventati, chiedendo aiuto, ma a quel punto era troppo tardi. Adesso un gruppo è sulla penisola occupata, un secondo gruppo è a Krasnodar, il terzo è anch'esso in Russia ma non sappiamo dove. Secondo le informazioni raccolte tra i cittadini di Energodar, ad alcuni bambini sono stati ritirati i documenti ucraini, altri invece sono stati già inseriti nelle scuole russe", ha detto il primo cittadino.

Il quale ha poi aggiunto che "gli occupanti hanno detto ai genitori che i bambini rimarranno in Russia per un periodo indefinito e di inviare vestiti più caldi", rassicurandoli sul fatto che "potranno andare a scuola lì".

Al momento, tuttavia, la notizia lanciata dalle autorità ucraine non può essere confermata da fonti indipendenti. Repubblica ha chiesto un commento a Iryna Vereshchuk, vice premier e ministra della Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. "La questione è delicata", fanno sapere dal suo ufficio. "Stiamo lavorando per tutti i minorenni trasferiti nella Federazione".

Intanto, la situazione nella città diventa sempre più critica. Sempre Orlov, citato da Ukrinform, ha dichiarato che "Energodar è sull'orlo di un disastro umanitario, perché i bombardamenti distruggono le infrastrutture civili e le reti elettriche. La città è rimasta senza gas per sei mesi, ci sono continue interruzioni con l'elettricità, la fognatura e l'approvvigionamento idrico".

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