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Ucraina, il Parlamento dice sì all’uso delle armi contro i disertori

Secondo la nota esplicativa che accompagna il documento, la legge in questione è necessaria per “preservare la legge e l’ordine in un periodo speciale” nel quale si contano migliaia di soldati ucraini che abbandonano l’esercito.
A cura di B. C.
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Il Parlamento dell'Ucraina (Verchovna Rada) ha approvato una legge speciale che permette ai militari di usare le armi contro i disertori nei casi in cui "non c'è altro modo per fermare queste azioni criminali”, dove per azioni criminali si intende “la disobbedienza, la resistenza o la minaccia di usare la forza contro il comandante, l'abbandono volontario da posizioni militari”. Gli autori del disegno di legge sono stati i deputati e combattenti Andriy Teteruk e Yury Bereza, così come l'ex capo dell'amministrazione presidenziale Sergej Pashinsky. Secondo la nota esplicativa, la legge in questione è necessaria per "preservare la legge e l'ordine in un periodo speciale".

Secondo i firmatari attualmente ci sono violazioni di massa dalla disciplina militare d’ogni tipo, in particolare, la diserzione di unità, l’abuso alcol, il rifiuto di eseguire gli ordini dei superiori. Secondo il Ministero della Difesa ucraina alla data del 31 gennaio ci sarebbero quasi 7.500 ucraini che stanno affrontando accuse penali per inadempienza al servizio militare. Una delle disposizioni più discussa approvate da Kiev è la limitazione temporanea a lasciare il paese per gli uomini sotto il servizio militare. Non mancano le critiche: "La Verkhovna Rada ha autorizzato a punire i disertori dell'esercito. In questo modo essi rischiano di uccidersi l’un l’altro: la gente non vuole partecipare a una sanguinosa impresa ", ha scritto su Twitter Leonid Slutsky, membro della delegazione russa al Consiglio d'Europa e presidente della commissione della Duma per gli affari CIS.

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