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Ucraina, i manifestanti occupano il ministero dell’Agricoltura

Dopo la delusione per l’incontro tra la delegazione dei manifestanti e il presidente ucraino, gli attivisti hanno occupato il ministero dell’agricoltura a Kiev e numerosi palazzi dei governatori locali.
A cura di Antonio Palma
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È sempre più alta la tensione in Ucraina tra manifestanti e governo centrale. Dopo il nulla di fatto delle trattative, i manifestanti hanno iniziato ad assaltare i palazzi del potere sia a livello locale che centrale. Da ieri sera, infatti, ben cinque consigli regionali nella zona occidentale e centrale del Paese sono stati occupati dai manifestanti, mentre questa mattina c'e stata l'occupazione del Ministero dell'agricoltura nella capitale Kiev. "Gli attivisti del movimento Spilna Sprava hanno occupato l'edificio del ministero dell'Agricoltura su strada Khrechtchatik" ha scritto sul suo profilo Facebook Olexandre Danyliouk, uno dei leader del movimento, aggiungendo "è ormai chiaro che spetta a noi preparare l'offensiva promessa" dai capi dell'opposizione. Il richiamo e alle poche concessioni che l'opposizione è riuscita a strappare al governo del presidente Viktor Ianukovich nel lungo vertice di ieri. "Degli impiegati del ministero sono venuti a prendere i loro effetti personali, ma li abbiamo messi sotto sigilli e non lasceremo entrare nessuno fino a quando la situazione non si normalizzerà nel paese" hanno promesso i manifestanti che minacciano battaglia.

Barricate davanti ai palazzi del potere – Per non permettere alle forze dell'ordine di avvicinarsi gli attivisti stanno costruendo delle barricate intorno agli edifici governativi occupati, annunciando la mobilitazione permanente. I manifestanti oltre alla liberazione delle persone arrestate in questi giorni di ribellione, chiedono l'abrogazione delle contestatissime leggi anti-protesta e le dimissioni dei governatori locali nominati dal presidente. Per il momento però l'unica concessione da parte di Ianukovich è la promessa di liberazione dei militanti arrestati, mentre resta un nulla di fatto sulle altre ipotesi come le elezioni anticipate. Nel Paese quindi sembra definitivamente sfumata la speranza di una tregua a breve termine.

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