Ucraina, esplosioni a Kiev: allerta in tutte le regioni. “Raid di intensità eccezionale”
Diversi raid sono avvenuti nella notte a Kiev, almeno dieci le esplosioni udite riportano i media locali, aggiungendo che le deflagrazioni sono avvenute anche in altre parti della regione della capitale ucraina e in quella di Cherkasy. Ci sarebbero almeno tre feriti.
Il sindaco Vitali Klitschko ha riferito che alcuni detriti dei missili sono caduti nei distretti centrali, incluso lo zoo della città. Negli attacchi, descritti come "eccezionali nella loro intensità" da un funzionario di Kiev, sarebbero stati utilizzati sia droni che missili. L'allarme antiaereo è scattato intorno alle 02:30 ed è stato revocato due ore dopo.
Serhiy Popko, capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, ha riferito del "numero massimo di missili" lanciati "nel più breve periodo di tempo". "Secondo le informazioni preliminari, la stragrande maggioranza degli obiettivi nemici nello spazio aereo di Kiev è stata rilevata e distrutta", ha aggiunto.
Negli ultimi due giorni, le forze di difesa dell'Ucraina sono avanzate in alcuni punti intorno a Bakhmut di una distanza compresa tra 350 metri e 2 chilometri. Lo ha comunicato il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina, Serhiy Cherevaty. "Tuttavia, il nemico sta resistendo ferocemente. Durante la giornata, si sono svolti 34 scontri nella direzione di Bakhmut, il nemico ha sparato contro le nostre posizioni 479 volte con vari sistemi e artiglieria. Ci sono stati 4 raid aerei", ha affermato.
Negli ultimi giorni, Volodymyr Zelensky ha partecipato ad un tournée europea, che sabato lo ha portato anche a Roma: al presidente ucraino sono stati promessi aiuti militari per diversi miliardi di dollari da parte degli alleati occidentali, tra cui il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente francese Emmanuel Macron e la premier Giorgia Meloni
Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio dello scorso anno, migliaia di civili e militari sono stati uccisi o feriti, città e paesi sono stati distrutti durante i combattimenti e quasi 8,2 milioni di ucraini sono stati registrati come rifugiati in Europa, di cui 2,8 milioni in Russia.