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Guerra in Ucraina

Ucraina, droni russi sul porto di Odessa. Zelensky: “La Russia sarà punita per i suoi crimini”

Dopo l’attacco sul porto della città, altri 17 droni sono stati lanciati sul Sud del Paese: 14 sono stati intercettati dall’Areonautica militare ucraina. Zelensky: “Ci stiamo preparando per delle azioni energiche”.
A cura di Chiara Ammendola
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Missili su Odessa
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Attacco russo nella notte da parte dell'esercito di Mosca che ha utilizzato droni da sud per colpire l'Ucraina. Almeno 14 sono stati neutralizzati e abbattuti dall'Aeronautica militare ucraina. Raid russi anche nel porto di Odessa. Mentre la brigata Wagner ha fatto sapere di aver arruolato nel proprio esercito Vladlen Tatarsky, il blogger militare ucciso a Pietroburgo.

Soldati nel Donbass
Soldati nel Donbass

“La notte del 4 aprile 2023, gli invasori russi hanno attaccato l'Ucraina da sud con droni d'attacco Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana”, si legge in un post condiviso sui social da Ukrinform che ha citato il canale Telegram dell'Aeronautica militare ucraina. In totale, sono stati probabilmente lanciati fino a 17 UAV dalla costa orientale del Mar d'Azov. In precedenza le forze di Kiev hanno riferito un attacco con droni sul distretto di Odessa che hanno fatto registrare danni.

“Le forze di difesa aerea dell'Ucraina sono al lavoro per prevenire una possibile seconda ondata di attacchi”, ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare del distretto di Odessa, Yuriy Kruk. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha puntato il dito contro la Russia dicendo che non potrà nascondersi dietro una sedia all'Onu e che dovrà pagare per i crimini commessi sul suolo ucraino.

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky

“Il Cremlino non potrà nascondersi dietro una sedia del Consiglio di sicurezza dell'Onu – le parole del leader di Kiev – ci sarà sicuramente una responsabilità legale ed equa per ogni crimine commesso sul suolo ucraino. Nel tribunale speciale, alla Corte penale internazionale, nei tribunali ucraini”.

E mentre proseguono le indagini per individuare il mandante dell'attentato al blogger militare Vladlen Tatarsky, ucciso in un attentato a San Pietroburgo, il gruppo Wagner ha fatto sapere di averlo arruolato post mortem nei propri ranghi. La decisione è arrivata, stando a quanto si legge in una nota diffusa ieri, dal fondatore di Wagner, insieme al comandante di mercenari Dmitry Utkin e il direttore della "Lega per la protezione degli interessi dei veterani delle guerre locali e dei conflitti militari" Andrey Troshev.

Vladlen Tatarsky
Vladlen Tatarsky

“Con la presente vi informiamo che, con decisione del consiglio dei comandanti, Makim Fomin (vero nome di Vladlen Tatarsky) dal 2 aprile è stato arruolato come combattente della Wagner”, si legge nel documento. In questo modo si dà diritto ai parenti dell'uomo ucciso di avere accesso a risarcimenti e garanzie sociali previste per i mercenari della Wagner morti sul campo.

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