Russia-Ucraina, “donne stuprate e uccise dai soldati”: l’accusa di Kiev
“Donne ucraine stuprate e uccise dai soldati”. La denuncia arriva da Olha Stefanishyna, la vicepremier dell’Ucraina, che ha parlato a Sky News. La rappresentante del Governo di Kiev ha ribadito la denuncia di genocidio che la Russia starebbe perpetrando nei confronti del popolo ucraino e lanciato nuove accuse in merito a “storie orribili” che riguardano le donne, “che sono state violentate per ore e poi assassinate” da militari di Mosca. “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra – ha detto Stefanishyna – verrà chiamato a risponderne. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.
"In Ucraina in atto un genocidio"
Già negli scorsi giorni, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, aveva parlato di violenze sulle donne ucraine. Negli scorsi giorni, la Stefanishyna – che appartiene al partito Servant of the People, lo stesso del presidente Volodymyr Zelenskyy – aveva parlato per la prima volta a Rai News 24, parlando di “genocidio” in Ucraina. “Parliamo di un crimine contro la popolazione – aveva detto la vicepremier Ucraina – stiamo facendo del nostro meglio per coinvolgere le istituzioni internazionali, la Corte penale dell'Aia, per garantire che le persone siano fatte evacuare in sicurezza. C'è stata una risoluzione dell'Aia che intima alla Russia di sospendere subito le operazioni militari, ma Mosca va avanti con armi pesanti e bombardamenti. A Mariupol siamo stati testimoni di un vero e proprio genocidio”.
E, ancora, “vogliamo che vengano garantite la sicurezza, i principi democratici, l'integrità territoriale – aveva aggiunto a Rai News – Un altro punto fondamentale è la legittimizzazione di questa aggressione militare, questo è un punto molto importante per l'Ucraina ma anche per tutti i leader europei. Si tratta di un genocidio e va affrontato di conseguenza”.