Ucraina, Donald Trump avverte Putin: “Metti subito fine a questa guerra ridicola o ci saranno sanzioni”
Donald Trump è tornato a parlare di guerra in Ucraina mandando un chiaro messaggio alla Russia nei primissimi giorni del suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. "Non cerco di fare male alla Russia, mi piace il popolo russo e ho sempre avuto una relazione molto buona con il presidente Putin. Non dobbiamo dimenticarci che la Russia ci ha aiutato durante la Seconda guerra mondiale", ha scritto su Truth.
Poi l'affondo: "Patteggia ora e metti fine a questa ridicola guerra", ha aggiunto Trump rivolgendosi al collega russo Putin. "Se non ci sarà un accordo a breve non avrò altra scelta se non imporre nuove tasse, dazi e sanzioni su tutto quello venduto dalla Russia e vari altri Paesi partecipanti negli Stati Uniti. Facciamola finita con questa guerra, che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Lo possiamo fare in modo semplice o in modo difficile. È il momento di fare un accordo, non dovrebbero essere perse altre vite", ha concluso l'ex tycoon.
Trump ha dunque ribadito ciò che ha affermato sin dalle prime battute della campagna presidenziale per le elezioni 2024 e cioè che la guerra in Ucraina non sarebbe mai iniziata se lui fosse stato presidente. Il conflitto può essere risolto "con le buone, oppure con le cattive: se un accordo non sarà raggiunto in fretta non avrò altra scelta", ha sottolineato. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile incontro tra i due presidenti ma dal Cremlino avevano poi fatto sapere che una data non è ancora stata stabilita.
Intanto, su un possibile accordo di pace è intervenuto oggi anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale qualsiasi tipo di piano richiederebbe almeno 200mila soldati europei per sorvegliarlo. Zelensky ha detto che dato il piccolo numero di truppe ucraine rispetto a quelle russe, "abbiamo bisogno di contingenti con un numero molto forte di soldati" per garantire qualsiasi accordo di pace. "Da tutti gli europei? Duecentomila. È un minimo. Altrimenti non è niente", ha detto, aggiungendo che qualsiasi forza di peacekeeping deve includere gli Stati Uniti.