Ucraina, colloquio tra Merkel, Putin e Poroshenko. Salta il ritiro delle armi pesanti
UPDATE – Il portavoce dell'esercito ucraino Andrji Lisenko ha commentato la richiesta di ritiro dell'artiglieria pesante avanzata da Angela Merkel nel corso del colloquio con Putin e Poroshenko: "Non ci sono le premesse per il ritiro delle armi pesanti nel sud-est ucrainoperché la tregua non è rispettata. Il ritiro delle armi pesanti può essere effettuato solo dopo la realizzazione del primo punto dell'intesa di Minsk, il cessate-il-fuoco".
A neanche una settimana dal varo degli accordi di Minsk il cessate il fuoco in Ucraina Orientale continua ad essere appeso a un filo: sia l'esercito di Kiev che i ribelli delle repubbliche popolari accusano ripetute violazioni, minacciando di riprendere il conflitto e stralciare la tregua. Per queste ragioni il Cremlino ha reso noto di un colloquio telefonico tra Putin, Merkel e Poroshenko per fare il punto sulla situazione: i tre leader hanno discusso della delicatissima situazione nella città di Debaltsevo e del ruolo degli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
Il presidente ucraino ha chiesto a Mosca di esercitare tutta la sua influenza per fare i modo che i ribelli rispettino la tregua in vigore da sabato, ma la stessa richiesta è stata mossa anche nei confronti dell'esercito "regolare". Un portavoce di Kiev ieri ha ribadito le accuse nei confronti dei separatisti, che avrebbero aperto il fuoco con artiglieria pesante su una postazione di militari ucraini a Donetsk, provocando cinque vittime. Proprio il ritiro delle armi pesanti è stato posto al centro dell'attenzione da Angela Merkel: è infatti evidente che la tregua continuerà a vacillare finché entrambi gli schieramenti potranno contare sull'artiglieria pesante.
Dal campo di battaglia è arrivata puntualmente la dichiarazione di Denis Pushilin, uno dei leader dei ribelli, che ha fatto sapere di essere disposto a un ritiro delle armi pesanti solo a condizione che la stessa cosa venga fatta dall'esercito ucraino. L'uomo ha aggiunto che i guerriglieri delle milizie popolari continueranno a combattere se proseguiranno gli attacchi da parte delle forze armate di Kiev. Il cessate il fuoco, dunque, potrebbe rompersi definitivamente da un momento all'altro.