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Guerra in Ucraina

Ucraina, a Mariupol “migliaia di abitanti deportati in Russia”. Bombardata scuola con 400 rifugiati

Il Kyiv Independent: “Civili portati in campi dove i russi controllano cellulari e documenti, per poi deportarli in Russia”. Bombardato istituto con 400 persone.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Mariupol, immagine di repertorio
Mariupol, immagine di repertorio
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A Mariupol “migliaia di abitanti verrebbero trasferiti in campi controllati dai russi e deportati in città remote della Russia”. È quanto denuncia in un tweet il quotidiano ucraino Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. La città, che si trova nella zona sudorientale del Paese, nella regione della Priazovia, quasi al confine con la Russia, e conta circa mezzo milione di abitanti, è da giorni sotto assedio dell’esercito russo. Lo scontro è diventato molto acceso. Secondo quanto riportato dal consiglio comunale di Mariupol, sul suo profilo Telegram, le truppe russe avrebbero bombardato nelle ultime ore un istituto scolastico artistico.

Mariupol, bombardato istituto artistico con 400 rifugiati

Nell’edificio, un istituto scolastico d’arte, attualmente utilizzato come ricovero per i civili, ci sarebbero state circa 400 persone in cerca di rifugio. Al momento non si sa se ci siano state vittime o feriti a seguito dell’attacco. Il Kyiv Independent riporta anche una dichiarazione di Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare-civile di Donetsk, secondo il quale migliaia di persone che sono fuggite dai bombardamenti di Mariupol nelle zone periferiche occupate dai russi starebbero morendo di fame. “Questo è un crimine contro l'umanità – ha detto Kyrylenko – chiediamo che vengano seguite le regole di guerra e di fornire acqua e cibo ai civili, nonché di consentire loro di lasciare la zona dove si combatte”.

“I civili di Mariupol portati nei campi e deportati in Russia”

Il Kyiv Independent, invece, ha denunciato dal suo profilo Twitter, che a Mariupol “i civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia”. Le truppe russe, secondo il giornale che cita il consiglio municipale di Berdyansk, avrebbero inoltre bloccato un convoglio di autobus destinato all'evacuazione dei cittadini di Mariupol. La colonna di bus, secondo la ricostruzione del quotidiano, era partita da Zaporizhzhia in cerca di residenti da evacuare e si dirigeva verso Berdyansk, cittadina a 80 chilometri da Mariupol, ma sarebbe stata fermata dall’esercito russo nei pressi del villaggio di Azovske, a 3 chilometri da Berdyansk.

Ieri, la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk aveva spiegato che le truppe russe avrebbero bloccato 14 camion che trasportavano aiuti umanitari per Mariupol. Solo 8 su 10 corridoi umanitari annunciati hanno funzionato, ad oggi, consentendo l’evacuazione di 6.623 persone da Mariupol, Lugansk e altre zone attorno a Kiev.

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