Uccise un 17enne disarmato: non è colpevole
È destinata a far discutere la sentenza dei giurati della Florida chiamati ad esprimersi nel caso Trayvon – Zimmermann. Dopo sedici ore di camera di consiglio, infatti, è stato assolto il vigilante che, la sera del 26 febbraio, uccise con un colpo di pistola il diciassettenne afroamericano Trayvon Martin, "colpevole" di camminare per strada con il cappuccio alzato mentre andava a comprare un pacchetto di caramelle. Ha retto dunque la tesi difensiva secondo la quale il vigilante, George Zimmermann, sarebbe stato aggredito dal giovane ed avrebbe sparato per legittima difesa, anche se non vi sono testimonianze né filmati in merito. Stando ad una prima interpretazione, i giurati non avrebbero rintracciato tutti gli elementi di colpevolezza e sarebbe emerso più di un ragionevole dubbio in merito alla colpevolezza di Zimmermann. Il caso comunque sta facendo discutere e non poco, con lo stesso Barack Obama che qualche settimana fa aveva espresso la sua vicinanza alla famiglia del giovane Treyvon. Del resto, sono forti i dubbi sulla personalità dello stesso Zimmermann, presente in aula al momento della lettura della sentenza e spesso criticato per il suo atteggiamento di fronte alle deposizioni dei testimoni della difesa. Anche per questo si temono ora violente proteste di piazza, con la comunità afroamericana della Florida che chiede a gran voce giustizia per la famiglia Martin.