Uccise l’uomo che tentò di stuprarla: presto sarà impiccata in Iran
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Sarà presto giustiziata Reyhaneh Jabbari, una donna iraniana di 26 anni condannata a morte per omicidio. La donna è stata condannata con l’accusa di aver ucciso a coltellate, sette anni fa, un ex impiegato del ministero dell’Intelligence, Morteza Abdolali Sarbandi. Quell’uomo avrebbe cercato di stuprarla e lei, subito dopo l’arresto, confessò l’omicidio ma non le fu consentito di avvalersi di un avvocato durante la deposizione. La donna affermò di aver agito per autodifesa. Due anni dopo il delitto è stata pronunciata la condanna a morte, con l'applicazione del “gesas”, la legge del taglione, e la Corte Suprema ha confermato la sentenza. A marzo di quest’anno i familiari di Reyhaneh furono informati del fatto che la donna sarebbe stata giustiziata il 15 aprile, ma poi l’esecuzione fu rimandata.
L’esecuzione prevista per oggi sarebbe stata rinviata – Secondo quanto ha riportato il sito di Iran Human Right (Ihr), un’ong che si batte contro la pena di morte nella Repubblica islamica, l’impiccagione di Reyhaneh Jabbari sarebbe stata rinviata di dieci giorni. Inizialmente l’esecuzione era prevista per oggi. La donna – scrive Ihr – è stata trasferita dal carcere di Rajaishahr alla sua vecchia prigione, quella di Varamin, a sud di Teheran. Secondo l’ong, diverse persone si sono radunate ieri davanti all’istituto penitenziario di Rajaishahr per protestare contro la sua esecuzione. Su Facebook la madre della giovane aveva confermato la notizia dell’imminente impiccagione. Secondo quanto scritto dalla donna alcune fonti all'interno del carcere le avevano confermato che il nome di Rayhaneh è sulla lista delle prossime esecuzioni.