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Uccise i genitori della ex, Brad Sigmon verrà giustiziato oggi: ha scelto di morire per fucilazione

Avverrà oggi, venerdì 7 marzo, l’esecuzione per fucilazione di Brad Sigmon, 67enne della Carolina del Sud. L’uomo è stato condannato a morte per aver ucciso nel 2001 con una mazza da baseball i genitori dell’ex fidanzata. Sarà la prima persona a venire giustiziata in questo modo negli Stati Uniti da 15 anni.
A cura di Eleonora Panseri
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A destra, Brad Sigmon, 67 anni, condannato a morte per fucilazione in Carolina del Sud.
A destra, Brad Sigmon, 67 anni, condannato a morte per fucilazione in Carolina del Sud.

È attesa per la serata di oggi, venerdì 7 marzo, l'esecuzione per fucilazione di Brad Sigmon, 67enne della Carolina del Sud. L'uomo è stato condannato a morte per aver ucciso nel 2001 con una mazza da baseball i genitori dell'ex fidanzata nella loro casa della contea di Greenville.

All'epoca aveva anche rapito la donna minacciandola con una pistola, ma lei era riuscita a fuggire dalla sua auto. Sigmon aveva sparato contro di lei mentre scappava, senza riuscire a colpirla. In una confessione, Sigmon ha detto: "Non potevo averla e non avrei permesso a nessun altro di averla". Oggi l'uomo, secondo quanto riportano i quotidiani statunitensi, verrà giustiziato alle 18 (orario della South Carolina, ndr).

Entrerà nella camera della morte, verrà legato a una sedia di metallo e gli verrà messo un bersaglio sul cuore. Potrà, se lo vorrà, pronunciare le ultime parole prima che gli venga messo un cappuccio sulla testa, poi sarà tolta la tenda che lo protegge dagli spettatori. Infine, tre volontari armati di fucili spareranno simultaneamente proiettili progettati per frantumarsi all'impatto con il suo petto.

Tutti e tre avranno munizioni vere e spareranno da una fessura nel muro (non visibili ai testimoni dell'esecuzione) a una distanza di 4,6 metri. A meno che il governatore Henry McMaster o la Corte Suprema degli Stati Uniti non concedano una sospensione dell'ultimo minuto, chiesta anche da tanti abolizionisti, Sigmon sarà la prima persona a morire per fucilazione negli Stati Uniti dal 2010.

E sarà solo la quarta da quando la pena di morte è stata ripristinata negli Stati Uniti 49 anni fa. Dal 1985 nella Carolina del Sud sono stati giustiziati per iniezione letale e sedia elettrica circa 46 prigionieri. Solo tre detenuti, nello Utah nel 1977, nel 1996 e nel 2010, hanno affrontato un plotone di esecuzione da quando la pena di morte è stata ripristinata nel 1976.

Gli avvocati del 67enne hanno detto che non voleva scegliere la sedia elettrica perché lo avrebbe "cotto vivo" o un'iniezione letale, i cui ingredienti sono tenuti segreti in South Carolina. Sigmon aveva anche chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di ritardare la sua esecuzione proprio perché lo Stato non rilascia abbastanza informazioni sul farmaco per l'iniezione letale.

L'unica scelta rimasta al condannato a morte era il plotone di esecuzione, un metodo con una lunga e violenta storia negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Negli ultimi anni, tuttavia, alcuni sostenitori della pena di morte hanno iniziato a vedere la morte per proiettili come un'opzione più umana: se la mira di chi spara è corretta, la morte è quasi istantanea.

Mentre le iniezioni letali richiedono una flebo in vena, l'elettrocuzione sembra bruciare e sfigurare. E i detenuti sono stati visti contorcersi e dimenarsi quando l'ultimo metodo, il gas azoto, che viene utilizzato per soffocarli mentre viene spinto attraverso una maschera.

I giornalisti, i familiari delle vittime di Sigmon e i suoi legali assisteranno all'esecuzione all'interno dello stesso edificio utilizzato per tutte le esecuzioni degli ultimi 35 anni. I tre precedenti condannati a morte avevano tutti scelto l'iniezione letale. Ma Brad Sigmon ha optato per la fucilazione, spinto dalla disperazione, riferiscono gli avvocati.

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