Uccise 35 persone travolgendole con un suv in Cina: giustiziato il 62enne Fan Weiqiu
È stato giustiziato oggi, lunedì 20 gennaio, Fan Weiqiu, il 62enne condannato a morte per aver ucciso 35 persone usando la sua auto come ariete in un centro sportivo nella città meridionale di di Zhuhai, nel Guangdong, in Cina. I fatti risalgono al novembre 2024.
Secondo quanto riferito dal network statale cinese Cctv, un tribunale della città "ha giustiziato Fan Weiqiu in conformità con l'ordine di esecuzione emesso dalla Corte suprema del popolo". L'11 novembre 2024 l'uomo, 62 anni, si era lanciato "deliberatamente con il suo suv contro le numerose persone che si allenavano fuori da un complesso sportivo", causando 35 vittime e 43 feriti.
Dopo l'attacco, online si erano scatenate discussioni molto accese sulla efferatezza dell'attacco, che risulta essere il più mortale mai registrato in Cina dal 2014. Fan era stato subito arrestato e portato in ospedale dove era finito in coma a causa di ferite che si era autoinflitto nel tentativo di togliersi la vita.
Come aveva spiegato la polizia, la strage era stata alimentata dalla frustrazione per gli aspetti economici del divorzio che il 62enne stava affrontando. L'autore della strage era stato condannato a morte il 27 dicembre perché le motivazioni del gesto erano "estremamente vili, la natura del crimine estremamente atroce, i metodi particolarmente crudeli e le conseguenze particolarmente gravi".
Fan è stato giustiziato anche per aver causato "danni significativi alla società". La Corte suprema del popolo del Guangdong aveva quindi esaminato la sentenza e l'aveva segnalata alla Corte suprema del popolo di Pechino per l'approvazione che ha portato agli sviluppi odierni.
La Cctv ha poi riferito che la pena capitale comminata il 17 dicembre è stata eseguita anche nei confronti di Xu Jiajin, che lo scorso anno uccise 8 persone a colpi di coltello, ferendone altre 17, in un'aggressione alla Wuxi University, nella provincia di Jiangsu. Prima dell'esecuzione, Xu ha potuto incontrare i suoi parenti più stretti.