Uccisa due anni fa dal patrigno e della mamma, la piccola Eve aspetta ancora un funerale
Sono passati più di due anni da quando la piccola Eve Leatherland ha messo di vivere, ma per lei non c’è stato ancora nessun funerale. Il corpicino della bambina, picchiata brutalmente e infine avvelenata all’età di 22 mesi, è conservato in obitorio dall’ottobre del 2017. Sua madre Abigail Leatherland, ventisei anni, sta scontando tre anni e mezzo di prigione in Inghilterra per aver permesso o causato la morte della figlia. Il patrigno della bambina, Tom Curd di trentuno anni, è stato condannato a 20 anni per l’omicidio. Le ultime notizie sul caso apparse sui media britannici fanno riferimento a delle questioni legali che coinvolgerebbero il presunto padre biologico della bambina, Dean Bird, che da anni chiede di essere riconosciuto come genitore. A causa di questa battaglia il corpo della bimba non è stato ancora rilasciato e la piccola non ha ancora avuto un funerale. Un medico legale ha descritto il ritardo come “vergognoso”.
In carcere la mamma di Eve e l'ex compagno – La piccola Eve era stata trovata esanime nell'abitazione di famiglia a Liskeard, in Cornovaglia, nell'ottobre del 2017. Erano stati la madre e il compagno di allora, che successivamente si sono separati, a chiamare i soccorsi. Dall’inchiesta successiva alla morte di Eve è emerso che la madre e il compagno picchiavano continuamente la bambina tanto da provocarle fratture su tutto il corpo, un trauma cranico e danni agli organi interni, e che per non essere scoperti e incriminati avevano somministrato alla bimba massicce dosi di codeina che poi l’hanno uccisa. Loro però avevano tentato di difendersi parlando di un improvviso malore. "La bimba aveva ferite più comunemente associate a un incidente automobilistico. Possiamo immaginare solo lontanamente il dolore che deve aver vissuto", hanno detto gli inquirenti.