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Uccidono genitori e lo portano via, 44 anni dopo scopre la verità grazie alle Nonne di Plaza de Mayo

Il 44enne ha vissuto l’intera sua esistenza ignorando il destino del padre e della madre e credendo che i suoi  reali genitori fossero l’uomo e la donna complici della dittatura argentina a cui era stato affidato in quegli anni.
A cura di Antonio Palma
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Sottratto in fasce ai genitori dagli stessi aguzzini del padre e della madre, non aveva mai saputo nulla delle sue origini fino ai giorni scorsi quando,  44 anni dopo, ha scoperto tutta la verità grazie alle Nonne di Plaza de Mayo.

A rivelare il ritrovamento del 131esimo "nipote", figlio di genitori desaparecidos dell'Argentina dei colonnelli, è stata Estela de Carlotto, presidente delle ‘Abuelas (Nonne) de Plaza de Mayo', L'Associazione per i diritti umani argentina che ha la finalità di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e desaparecidos nell'ultima dittatura militare del Paese sudamericano.

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Comprensibile lo shock dell'uomo la cui identità al momento non è stata resa nota per sua stessa volontà. Il 44enne ha vissuto l'intera sua esistenza ignorando il destino del padre e della madre e credendo che i suoi  reali genitori fossero l'uomo e la donna complici della dittatura argentina a cui era stato affidato in quegli anni.

Secondo quanto ricostruito dall'organizzazione per i diritti umani argentina, il 44enne era infatti era stato portato via appena dopo il parto della madre che è diventata poi desaparecida, al pari del padre.

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"Si tratta di un uomo che oggi ha 44 anni ma ha chiesto tempo per abituarsi alla realtà appena scoperta" ha sottolineato de Carlotto dando l'annuncio in una conferenza stampa convocata in un luogo simbolo delle torture del regime argentino, quell'edificio della ex Scuola di meccanica della Marina dove venivano torturati i dissidenti o presunti tali.

"Per me il momento più emozionante è stato quando ha visto le foto dei genitori. È uguale al padre, suppongo che lo avrà commosso molto" ha aggiunto la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo

Il 44enne è stato identificato come figlio di Lucía Nadín e Aldo Quevedo, originari della provincia di Mendoza ed entrambi erano attivi nel movimento clandestino Prt-Erp. I due avevano rispettivamente 30 e 36 anni quando furono sequestrati dai militari il 9 ottobre 1977 a Buenos Aires dove si erano trasferiti.

Venero rinchiusi nei centri di detenzione e tortura dove il padre del 44enne probabilmente venne ucciso poco dopo. Al momento del sequestro invece la donna era incinta di due o tre mesi e venne tenuta rinchiusa fino al momento del parto tra marzo e aprile 1978. Il piccolo le venne portato via subito poi anche lei sparì nel nulla.

"Ci sono quasi 300 uomini e donne che sono stati sottratti ai genitori durante la dittatura e vivono fra noi con identità falsificata. Siamo determinati anche nel prossimo 2023 a batterci perché vi siano altre restituzioni" ha concluso Estela de Carlotto.

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