Uccide il marito e nasconde il corpo in giardino: condannata a 22 anni di carcere in Regno Unito

La 50enne britannica Maureen Rickards è stata condannata all’ergastolo (con un minimo di 22 anni da scontare in carcere) per l’omicidio del marito, Jeremy Rickards, 65 anni, geologo. Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe stato accoltellato e poi strangolato, il corpo poi occultato in sacchi dell’immondizia sepolti nel giardino della loro abitazione di Canterbury, in Regno Unito. Il delitto è stato scoperto l’11 luglio dello scorso anno, dopo che la figlia della coppia aveva denunciato la scomparsa del padre.
Per coprire il crimine, Maureen aveva tentato di far credere che il marito fosse partito per l’Arabia Saudita e che si fosse suicidato. Nei giorni successivi al delitto, aveva persino usato il cellulare dell’uomo per inviare messaggi alla figlia, fingendosi lui. Insospettita dallo stile dei messaggi, la ragazza ha iniziato a temere che la madre avesse effettivamente preso il controllo del telefono del padre, finché non ha deciso di rivolgersi alla polizia.
La Corte ha raccolto testimonianze "agghiaccianti sulla lunga storia di abusi domestici subiti da Jeremy Rickards" nel corso dei 27 anni di matrimonio. Video registrati dalla stessa Maureen documentano minacce, insulti, percosse in quella che è stata definita una "generale dinamica di umiliazione e dominio". Alcuni inquilini del palazzo dove la coppia viveva hanno riferito di aver visto l’uomo spesso ferito, in evidente stato di vulnerabilità, e di aver sentito urla e rumori riconducibili a colpi.
Il giudice Kerr ha descritto Maureen Rickards come una donna "violenta e manipolatrice, che ha approfittato della salute fragile del marito, infliggendogli sofferenze fisiche e psicologiche". L’autopsia ha rivelato che Jeremy era stato accoltellato almeno cinque volte, due delle quali al cuore. Il corpo, probabilmente inizialmente nascosto in un armadio del solaio, è stato poi spostato in giardino, dove la donna ha poi chiesto ad alcuni giardinieri (ignari di quanto accaduto) di depositare l’erba tagliata per coprirne i resti.
L’odore nauseabondo proveniente dal cortile ha però insospettito gli agenti durante la perquisizione. Al momento del ritrovamento del corpo, Maureen ha continuato a fingere, chiedendo: “Quale corpo?”

Poco prima della morte, Jeremy era stato avvistato in un pub della zona con degli evidenti segni di lividi sul volto. A chi gli chiedeva cosa fosse successo, aveva risposto che Maureen “era di cattivo umore”. Anche in quella circostanza aveva cercato di minimizzare, affermando poi di aver avuto un incidente d’auto. Tuttavia, l’indagine ha confermato che le ferite erano coerenti con una lunga serie di aggressioni domestiche, culminate con il brutale omicidio.
Secondo l’ispettore Colin McKeen della Kent Police, si è trattato di un “omicidio orribile” ai danni di un uomo che, nonostante tutto, aveva cercato di "sostenere" la moglie. Le prove emerse durante il processo dimostrano che "l’uccisione non è stata un atto isolato, ma l’epilogo tragico di una spirale di violenze protrattasi per anni".