Uccide i figlioletti e si suicida dopo aver tenuto in ostaggio la sua famiglia per 6 ore

Al termine dell'ennesima lite in casa con la moglie, dalla quale stava divorziando, un padre ha chiuso porte e finestre e ha preso in ostaggio la sua famiglia per oltre sei ore prima di uccidere i due figlioletti e suicidarsi. È il drammatico epilogo della vita familiare di una tranquilla famigliola della città di Hinckley, nel Leicestershire, in Inghilterra. Come raccontano i giornali locali, tutto si è svolto nel giro di poche ore, nella nottata tra martedì e mercoledì.

Allarmati dalle urla che provenivano dalla casa, martedì sera i vicini infatti avevano chiamato la polizia ma quando gli agenti son arrivati sul posto l'uomo, il 43enne elettricista David Stokes,  ha preso in ostaggio i figli e la donna minacciando di ucciderli. La trattativa con le forze dell'ordine, che sono arrivate in forze davanti all'abitazione, è durata quasi sei ore durante le quali  la donna è anche riuscita a fuggire ed è stata ricoverata per le ferite subite alla testa. Quando si sono accorti che l'uomo non rispondeva più, gli agenti hanno deciso di intervenire con un blitz nell'abitazione, ma ormai era tropo tardi. Quando sono entrati, a terra in una pozza di sangue giacevano i piccoli corpi di Adam di 11 anni e Matthew di 5, poco lontano il genitore che si era suicidato.

Secondo i vicini la coppia viveva da separata in casa da diversi mesi dopo una rottura ma i due coniugi hanno continuato a vivere insieme "per il bene dei ragazzi". Nell'ultimo periodo però i rapporti si erano inaspriti dopo che la donna aveva chiesto il divorzio ufficiale invitando il marito ad andarsene di casa. I litigi erano frequenti, anche se nessuno si aspettava potesse finire in tragedia.