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Uccide gli amici, li fa a pezzi e li lascia nelle valige sul ponte a Bristol: “Lo avevano ospitato in casa”

Secondo la polizia inglese, i due avrebbero ospitato il 35enne che avrebbe soggiornato con loro nell’appartamento per un breve periodo, poi sarebbe scattata la furia omicida il cui movente però resta ancora tutto da stabilire.
A cura di Antonio Palma
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È stato individuato, arrestato e incriminato l’uomo accusato di aver lasciato in strada due valige con all'interno resti umani sul ponte sospeso di Clifton a Bristol, nell'Inghilterra sud-occidentale. Si tratta di Yostin Andres Mosquera, cittadino colombiano di 34 anni che era stato fotografato da alcuni passanti in zona e ora è accusato di duplice omicidio. Secondo gli inquirenti, infatti, avrebbe ucciso due suoi amici facendoli a pezzi prima di metterli in valigia. Stando a quanto ricostruito finora, infatti, il 34enne conosceva benissimo le due vittime con cui avrebbe anche condiviso casa per un breve periodo.

Le due vittime sono state identificate come Albert Alfonso, 62 anni, e Paul Longworth, 71 anni. I due uomini avevano avuto una relazione in precedenza e vivevano ancora insieme nell'appartamento di Londra quando sono stai uccisi. Secondo la polizia, i due avrebbero ospitato Mosquera che avrebbe soggiornato con loro nell'appartamento per un breve periodo, poi sarebbe scattata la furia omicida il cui movente però resta ancora tutto da stabilire.

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Il duplice omicidio del 71ene britannico e del 62enne francese ma con cittadinanza britannica sarebbe avvenuto tra l'8 e il 10 luglio nel quartiere londinese di Hammersmith e Fulhamna ma l’indagato finora non ha rilasciato dichiarazioni precise su dinamica e movente.

Secondo la polizia inglese, finora le prove raccolte dalle indagini non hanno evidenziato un movente omofobico, anche se l'accaduto è stato classificato come crimine d'odio secondo le linee guida nazionali. "Spero che possa essere rassicurante sapere che, nonostante le indagini siano ancora in corso e si trovino in una fase relativamente iniziale, al momento non stiamo cercando nessun altro” ha dichiarato il commissario di polizia Andy Valentine.

Le indagini dunque proseguono per avere prove più chiare e ricostruire con esattezza i fatti. Non è escluso che i reati contestati cambino nei prossimi giorni. Intanto gli investigatori stanno anche lavorando per stabilire se ci siano stati reati o incidenti collegati nel Regno Unito o all'estero per "costruire un quadro completo delle circostanze".

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