Tutte le limitazioni all’uso del vaccino AstraZeneca in Europa, Paese per Paese
Sui problemi di sicurezza per il vaccino Vaxzevria/AstraZeneca contro il Covid-19 si sovrappongono in Europa ormai da settimane rallentamenti, sospensioni e ripartenze. Prima la riunione dei ministri della Salute dell’Unione europea, poi il pronunciamento del Prac dell'Ema sui potenziali rischi di eventi avversi collegati ad AstraZeneca, ed ora sul siero senza pace, quello sviluppato dall'Università di Oxford, si interrogano anche in Gran Bretagna, dove l’autorità sanitaria ha "consigliato" l'interruzione delle vaccinazioni per i più giovani, come già accaduto in Germania, Olanda e altri Stati Ue.
Regno Unito
Meglio Pfizer o Moderna e non AstraZeneca alle persone con meno di 30 anni. Questa è la prescrizione contenuta nel rapporto aggiornato della Mhra, l’autorità britannica del farmaco. L’ente regolatore dei farmaci (Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency) ha riferito che il vaccino anglosvedese ha enormi vantaggi, ma alle persone sotto i 30 anni non verrà offerto a causa del raro rischio di coaguli di sangue. La decisione è stata presa dopo che si sono verificate 79 trombosi sospette, delle quali 19 fatali, su quasi venti milioni di dosi già somministrate: dunque circa un decesso su un milione.
Germania
La Germania è stato il primo Paese UE ad evidenziare i possibili rischi connessi al vaccino di AstraZeneca, bloccandone la somministrazione per qualche giorno a partire dal 15 marzo, decisione poi appoggiata da diversi Paesi europei, Italia compresa. Attualmente Vaxzevria è raccomandato dalla Commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) solo per le persone di età pari o superiore a 60 anni. "La raccomandazione si basa su analisi approfondite della situazione attuale dei dati, tenendo conto dell'attuale situazione pandemica". Sempre la Germania è stata al momento la prima nazione ad aprire al ‘mix' di vaccini per le seconde dosi. La stessa Stiko ha infatti indicato, in vista dei richiami, il ricorso a Pfizer e Moderna per gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose di AstraZeneca.
Francia
Considerato lo stato di avanzamento della campagna di vaccinazione, che riguarderà principalmente le popolazioni anziane nei prossimi due mesi, e l'esistenza di alternative per i più giovani, in Francia l'Has ha raccomandato l'utilizzo del vaccino di AstraZeneca solo agli over 55. Resta adesso la questione dei 600 mila francesi con meno di 55 anni che hanno già ricevuto una prima dose del vaccino di Oxford. Non viene esclusa la possibilità di ricorrere a Pfizer e Moderna per le seconde dosi.
Spagna
Il Ministero della Salute e le comunità autonome hanno concordato di somministrare AstraZeneca solo alla ristretta fascia compresa tra chi ha 60 e chi ha 69 anni. La ministra della Salute, Carolina Dias, ha spiegato che nelle prossime ore sarà presa una decisione in merito a come procedere con con gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose di questo vaccino. "Stiamo aspettando di verificare se l'evidenza scientifica supporta la somministrazione della seconda dose con un altro vaccino o lasciare una sola dose dal momento la scheda tecnica mostra che questa fornisce il 70% di efficacia", ha dichiarato la ministra Darias.
Olanda
Prima la decisione di sospendere l'uso di Vaxzevria/AstraZeneca per gli under 60, poi quella di bloccarlo per tutti, quindi ieri la conferma di somministrarlo solo sugli over 60. "Le persone di età superiore ai 60 anni, nate nel 1960 o prima, possono continuare in sicurezza a ricevere un’iniezione di AstraZeneca. Persone sotto i 60 anni riceveranno un vaccino diverso", ha spiegato il governo olandese in una nota.
Italia
In Italia l’uso del vaccino di AstraZeneca sarà consigliato alle persone con più di 60 anni di età, fascia di età in cui si sono riscontrati minori rischi – già estremamente bassi – di soffrire di eventuali problemi circolatori (trombosi). La decisione contenuta in una circolare era stata anticipata nella serata di mercoledì 7 aprile dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità e responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli.