Turisti britannici uccisi in Thailandia, condannati a morte due birmani
Sono stati condannati a morte in Thailandia i due birmani arrestati un anno fa per l'omicidio di una coppia di turisti britannici in un resort dell'isola di Koh Tao. Le due vittime, Hannah Witheridge e David Miller, di 23 e 24 anni, furono ritrovate il 15 settembre 2014 sulle sponde rocciose del loro hotel. Il tribunale provinciale di Samui ha riconosciuto colpevoli Zaw Lin e Win Zaw Tun, entrambi 22enni. I due birmani erano stati arrestati lo scorso ottobre e avevano ammesso le proprie responsabilità per poi ritrattare e accusare la polizia thailandese di avere estorto le loro confessioni con la violenza. Dall'indagine era emerso che i due turisti avevano subito gravi ferite alla testa e al collo, mentre tracce di Dna avevano rivelato che la donna, prima di essere uccisa era stata anche violentata. “Entrambi gli imputati sono colpevoli di omicidio, per il quale la pena è la condanna a morte”, ha dichiarato il giudice thailandese aggiungendo che i due sono stati ritenuti anche “colpevoli di stupro e cospirazione per nascondere il crimine”.
La condanna a morte è stata giudicata “profondamente ingiusta” da Human Rights Watch (Hrw) che ha parlato di torture inflitte ai due arrestati e discutibili prove del Dna che li ha incastrati. La vicenda dei due omicidi aveva suscitato grande attenzione in Gran Bretagna e a Myanmar. Alcune modalità dell'inchiesta avevano suscitato perplessità in entrambi i Paesi, mentre un'organizzazione per la difesa dei lavoratori immigrati in Thailandia ha contestato fino alla fine i metodi brutali della polizia. La sentenza è stata invece accolta con soddisfazione dalla famiglia di una delle due vittime, David Miller. Il fratello Michael ha parlato di “prove schiaccianti” e ha aggiunto di credere che il verdetto faccia giustizia per la morte del loro congiunto e di Hannah Witheridge. La difesa dei due condannati ha annunciato di voler ricorrere in appello.