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Turchia, scontri anche nella capitale Ankara

La protesta turca, legittimata dall’ostilità alla conversione del Gezi Park, pare avere una matrice assolutamente politica, di stampo anti islamico. Non solo Istanbul è stata caratterizzata da questi moti, si sono infatti estesi su tutto il territorio, capitale compresa. Cosa accade in Turchia?
A cura di Andrea Parrella
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istiklal! istiklal! indipendenza!indipendenza!, urlano nelle strade di Ankara. La protesta turca si estende e non si limita ad Istanbul, lì dove prende corpo e trova senso di esistere il moto stesso, generato dalla protesta contro la riconversione del Gezi park, tra le residue tracce di verde rimaste in città,  difeso a spada tratta dai manifestanti della sinistra laica. Può apparire eccessivo attribuire ad una protesta di questo tipo, per un bene comune, una connotazione politica, eppure l'estensione a buona parte delle città turche, tra cui Ankara, la principale, la capitale, attesterebbe il valore tutt'altro che simbolico di una serie di avvenimenti a catena riassumibili in una definizione generica e forse abusata, magari un po' forte: primavera turca.

Perché secondo quanto si attesta. il malumore popolare concretizzatosi in una rivolta che ha portato migliaia di persone in piazza, consisterebbe in realtà nell'esasperazione di un forte sentimento di protesta anti islamica, ostile in senso generale alle politiche del governo di Erdoğan, che pure sta vivendo a pieno l'espansione economica turca ed è partecipe di un cambiamento radicale della società turca. Da Ankara pervengono immagini e foto non dissimili da quelle che giungo da Istanbul, l'entità degli scontri è, forse, leggermente, più lieve, vivendo la protesta di riflesso. Ma l'utilizzo di lacrimogeni e deterrenti di questo tipo èstato regolarmente applicato dalle forze di polizia.

Vivo e presente, fondante ed evidentemente basilare per la protesta, la figura storica di Mustafa Kemal Atatürk, eroe nazionale, padre della Repubblica turca, che impresse al percorso delle sorti nazionali un forte timbro occidentalistico sì, ma pur sempre fondato su una forte avversità alla dottrina islamica. Le proteste ad Ankara sono cominciate dalla giornata di venerdì. Al momento non si è a conoscenza di dati specifici riguardo eventuali feriti, ma da alcune immagini pervenute dal web si notano vetrine distrutte, zone pubbliche parzialmente divelte e tutto quanto attenga ad uno stato d'agitazione che è proseguito sino alla tarda serata di ieri e non è escluso continui. Ma cosa sta accadendo davvero in Turchia? Cosa succede ad un governo che continua ad avere un consenso che sfiora orientativamente il 50% della popolazione?

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