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Turchia, agli studenti che protestano niente prestiti universitari

l’Istituto per i prestiti per l’educazione superiore e i pensionati studenteschi usa il pugno duro contro chi protesta: non concederà aiuti economici ai manifestanti coinvolti in resistenza o boicottaggio.
A cura di Redazione
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Niente prestiti universitari agli studenti che protestano in piazza in Turchia. A comunicarlo è l'Istituto per i prestiti per l'educazione superiore e i pensionati studenteschi turco (Kyk) che ha deciso di non concedere prestiti a fini di studio a chi è coinvolto "in attività di resistenza o boicottaggio, scandisce slogan o partecipa a iniziative simili". Il Kyk ha annunciato le nuove condizioni per la concessione di prestiti tra le quali è previsto che ci partecipa a "resistenze, boicottaggi, occupazioni, scrittura e pittura in spazi pubblici, intona slogan o compie atti simili", non avrà i requisiti per ottenere un prestito per lo studio, perchè tali attività costituiscono "una violazione del diritto all'educazione".

Scrive Hürriyet Daily News che queste condizioni fossero già presenti nei regolamenti del Kyk da anni, ma solo quest'anno sono state messe in primo piano nei bandi dell'Istituto, a poco più di un mese dalla fine della protesta di Gezi Park.

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