Tunisia, scontri al confine con Libia tra forze sicurezza e bande islamiche: 45 morti
ORE 15.45 – Sale il bilancio delle vittime 45 morti, anche una bimba – Sono 45 le vittime accertate degli scontri iniziati all’alba tra l’esercito tunisino e miliziani dell’Isis infiltratisi nel Paese dalla vicina Libia. Lo comunica il ministero della Difesa tunisino precisando che tra i morti, oltre a 28 jihadisti, ci sono anche sette civili e diversi militari. Tra le vittime anche una ragazzina di 12 anni, riferiscono fonti sanitarie. A seguito dei violenti combattimenti, il governo tunisino ha decretato il coprifuoco a Ben Gardane e nelle aree vicine al valico di frontiera con la Libia di Ras Jedir e la strada principale che collega la città a Zarzis e al resto del Paese.
Poco prima dell'alba un gruppo di militanti islamisti ha attaccato una postazione della Guardia nazionale e una caserma militare a Ben Gardane, città tunisina a sud di Djerba, a pochi chilometri dal confine con la Libia. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters, le forze di sicurezza sono intervenute per bloccare i miliziani, in un violento scontro a fuoco. Fonti ospedaliere parlano di un bilancio di almeno dieci jihadisti uccisi e almeno cinque vittime tra i civili e un militare. Non si conosce il numero dei feriti. I terroristi sarebbero arrivati armati a bordo di mezzi 4×4 dalla Libia, con l'obiettivo di colpire la caserma dell'esercito nella zona di Jallel e della Guardia nazionale della città utilizzando armi pesanti, anche granate. Secondo il ministero della Difesa tunisino due jihadisti feriti sarebbero stati catturati. La situazione adesso sarebbe "sotto controllo".
Secondo quanto riportato dai media locali i militanti dello Stato islamico si sarebbero impadroniti anche di un'autoambulanza rubata nei pressi dell'ospedale regionale. Per motivi precauzionali è stato imposto dalle autorità il divieto di accesso all'isola di Djerba. Si tratta del secondo episodio di questo tipo in meno di una settimana. Mercoledì scorso cinque uomini armati provenienti dalla Libia erano morti nella stessa zona, in uno scontro con la Guardia nazionale.
Il ministro della Difesa tunisino Farhat Horchani ha fatto sapere a margine di un incontro pubblico a Monastir che la Tunisia ricorrerà anche all'utilizzo di droni per monitorare le proprie frontiere con la Libia. Il paese applicherà un sistema di difesa complementare e integrato, messo a punto con la cooperazione di specialisti americani e tedeschi. I droni sorveglieranno i confini terrestri e le acque territoriali tra Tunisia e Libia.