Tunisia nel caos dopo l’omicidio di Belaid, nuovo governo
Dopo l'uccisione del leader dell'opposizione, Chokri Belaid, è caos in Tunisia dove migliaia di persone da ieri sono scese in piazza in tutto il Paese. Nella Capitale Tunisi i manifestanti hanno assediato per ore i palazzi del potere, i ministeri e le sedi di Ennahda, il partito di governo, ritenuto uno dei responsabili dell'assassinio del leader del Partito dei Patrioti democratici unificati. Gli scontri con le forze dell'ordine sono proseguiti per ore e, come ha riferito il Ministero degli interni tunisino, nella battaglia ha perso la vita anche un agente di polizia. Alla notizia dell'uccisione di Belaid immediate le prese di tutti i partiti di opposizione che hanno immediatamente abbandonato l'Assemblea Costituente formata dopo la caduta del regime di Ben Ali. Il Fronte Popolare, coalizione composta da una decina di partiti e movimenti, ha chiesto le immediate dimissioni del governo e la formazione di un esecutivo di transizione.
La tensione resta alta – La richiesta sembra sia stata accolta dal primo ministro tunisino che oltre a difendersi da qualsiasi accusa ha annunciato lo scioglimento del governo per formare un esecutivo di unità nazionale. Secondo le intenzioni di Hamadi Jebali il nuovo governo dovrebbe esser composto dolo da tecnici con"‘competenze nazionali" e che "non si presenteranno alle prossime elezioni". I partiti di Governo e il presidente tunisino Mazouki lanciano accuse contro "i nemici della rivoluzione" che sarebbero scesi in azione per sconvolgere il Paese ma molti sono convinti che l'omicidio di Belaid si configuri come un assassinio di stato. La situazione è molto tesa e le opposizioni hanno già annunciato che nel giorno dei funerali di Chokri Belaid la Tunisia sarà paralizzata da uno sciopero generale in tutto il Paese.