Tunisi, niente ferie per il governo chiamato a fronteggiare l’emergenza terrorismo
Il governo tunisino non va in vacanza: per la prima volta i ministri dell'esecutivo di Tunisi trascorreranno a lavoro il mese di agosto e probabilmente anche quello di settembre nel tentativo di arginare la costante minaccia terroristica che pende sul paese da mesi, in particolare dall'attentato al museo del Bardo di Tunisi. A spiegare che nessuno si recherà in ferie è stato il segretario generale del governo, Ahmed Zarrouk, specificando che tutt’al più i ministri potranno concedersi un week end lungo. Ad agosto il Consiglio dei ministri tunisino continuerà a riunirsi per trattare numerose questioni che attendono di essere risolte al più presto, tra le quali la lotta al terrorismo e la ripresa economica.
La situazione nel paese nordafricano è precipitata il 18 marzo del 2015, quando al Museo del Bardo di Tunisi un commando ha compiuto una strage uccidendo 24 persone, 21 dei quali turisti, e ferendone altri 45. L'attentato è stato immediatamente rivendicato dallo Stato Islamico, che tre mesi dopo ha replicato uccidendo 38 persone sulla spiaggia di Sousse. Anche in questo caso le vittime erano prevalentemente turisti, ben 30 dei quali britannici.
Viaggiare Sicuri: "Pericoli ai confini tra Tunisia e Libia"
I due attentati hanno convinto il governo a mettere in campo misure eccezionali contro il terrorismo e per favorire la sicurezza.Lo stesso sito Viaggiare Sicuri, curato dalla farnesina, avvisa i turisti italiani dei possibili rischi: "Oltre a tutte le aree ove è stato recentemente elevato il livello di allerta terrorismo, si segnala che l’attuale instabilità in Libia provoca al valico di frontiera di Ras Jedir e nella vicina Ben Gardene una costante situazione di tensione. Considerata tale circostanza e gli ultimi, recenti sviluppi è fortemente sconsigliato avvicinarsi ai valichi di frontiera con la Libia e, più in generale, al confine con quel Paese e nell’area di Tataouine. In considerazione dell’attuale situazione nel Sahel ed a causa della presenza di gruppi terroristici, quali ad esempio il movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), è altresì sconsigliato di effettuare spostamenti ed escursioni anche nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria, con particolare riguardo alle aree facenti parte dei Governatorati di El Kef, di Kasserine e di Kebili".