Trump: “Vorrei avere gli stessi generali di Hitler”. E il suo ex collaboratore: “Governerebbe da dittatore”
“Ho bisogno del tipo di generali che aveva Hitler, persone che gli erano totalmente leali, che seguono gli ordini”. È un ritratto davvero inquietante quello che The Atlantic ha dipinto di Donald Trump, ricostruendo un episodio avvenuto durante la sua presidenza. Una nuova dichiarazione destinata a rendere ancora più tesa la fase finale della campagna elettorale in vista delle elezioni del 5 novembre.
Stando alla rinomata rivista americana, l'affermazione sarebbe stata accompagnata da altre dichiarazioni in cui Trump esprimeva chiaramente il suo disprezzo per la tradizione militare americana, fondata sull'onore e il sacrificio. L'ex presidente, infatti, avrebbe più volte manifestato la sua irritazione nei confronti della fedeltà dei militari alla Costituzione.
Un portavoce del tycoon newyorkese ha definito le rivelazioni "assolutamente false", aggiungendo che "il presidente Trump non ha mai detto questo". Tuttavia, secondo The Atlantic, fonti interne avrebbero confermato un crescente interesse di Trump per i regimi autoritari. Inoltre, ex membri della sua amministrazione affermano che l'ex presidente spesso ignorava il Codice di Giustizia Militare USA e mostrava ammirazione per governi che mantenevano l'ordine con la forza.
L'episodio in cui Trump cita Hitler
Non è la prima volta che emergono notizie su un presunto apprezzamento di Trump per Hitler: John Kelly, ex generale dei Marines e capo dello staff della Casa Bianca sotto la sua presidenza dal 2017 al 2019, ha confermato le indiscrezioni contenute nell'inchiesta del giornale americano e ha lanciato a sua volta dure accuse contro il candidato repubblicano.
Kelly ha anche confermato che l'ex presidente avrebbe desiderato che i suoi generali gli mostrassero la stessa deferenza che i comandanti nazisti riservavano al leader nazista. Quando Kelly gli ha chiesto di essere più preciso e se, quindi, il suo riferimento fosse ai generali di Bismarck o del Kaiser, Trump avrebbe risposto: "Sì, sì, i generali di Hitler", secondo quanto affermato dallo stesso ex capo di staff. "Gli ho spiegato che Rommel fu costretto al suicidio dopo aver partecipato a un complotto contro Hitler…", ha aggiunto.
L'ex capo dello staff John Kelly: "Trump governerebbe come un dittatore"
Nelle stesse ore, John Kelly ha definito Trump un "fascista" in un'intervista al New York Times, avvertendo il Paese che, in caso di vittoria, Trump governerebbe come un dittatore se ne avesse la possibilità, aggiungendo che il repubblicano non comprende né la Costituzione né il concetto di Stato di diritto. Kelly ha inoltre riferito che Trump ha espresso disprezzo per i veterani disabili e ha definito "perdenti" e "deboli" i soldati caduti in battaglia. Quanto alla posizione politica di Trump, l'ex generale ha dichiarato che "è chiaramente un estremista di destra, un autoritario che ammira i dittatori, come ha ammesso lui stesso. Si adatta perfettamente alla definizione di fascista. E senza dubbio preferisce un approccio dittatoriale al governo".
Kelly ha spiegato di aver deciso di fare queste rivelazioni solo ora, dopo aver sentito l'ex presidente minacciare l'uso delle forze armate contro "nemici interni". Ha aggiunto: "È sicuramente l'unico presidente che ha praticamente rifiutato ciò che rappresenta l'America, in termini di Costituzione e valori. Non comprende ciò che rende unica l'America, incluse le sue istituzioni e la sua cultura".