Donald Trump in tribunale a Washington si dichiara non colpevole: “Un onore essere arrestato”
L'ex presidente Usa, Donald Trump, è arrivato davanti al tribunale federale di Washington, accompagnato dai suoi avvocati, dove è chiamato a rispondere di quattro capi di accusa per avere tentato di sovvertire l'esito delle elezioni presidenziali del 2020. La procedura di arresto è cominciata quando in Italia erano le 22 circa.
Una volta arrivato a Washington, dove è atterrato con il suo aereo privato all'aeroporto Reagan, è stato registrato presso il tribunale distrettuale federale. Poi, come previsto, davanti alla giudice Moxila Upadhyaya si è dichiarato non colpevole rispetto a tutte e quattro le accuse.
La prossima udienza è stata fissata al 28 agosto alle 10 ora locale ed avverrà davanti al giudice distrettuale degli Stati Uniti Tanya Chutkan. Pochi giorni prima, il 25, il team legale di Trump potrebbe doversi recare in Florida per un’udienza sui documenti top segret nascosti a Mar-a-Lago.
Poco prima della sua partenza, l'ex tycoon aveva pubblicato un messaggio sulla piattaforma Truth: "Sto andando a Washington per essere arrestato per aver contestato un'elezione corrotta, truccata e rubata. È un grande onore, perché vengo arrestato per voi. Rendiamo di nuovo grande l'America".
Intanto, l'attuale inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, che vinse proprio contro Trump le elezioni oggetto dell'incriminazione di oggi, ha fatto sapere che non seguirà l'arresto del suo rivale. Lo ha detto rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito tornando da una passeggiata in bicicletta a Rehoboth Beach, dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza con la First Lady Jill.
Chi invece è presente sono i sostenitori di Trump, con la polizia di Washington che ha rafforzato i dispositivi di sicurezza: le principali strade della Capitale statunitense sono state chiuse con enormi spazza-neve come principale misura antiterroristica.
Trump è accusato di aver tentato, in concorso, di frodare gli Stati Uniti, tentando di sovvertire il risultato elettorale delle elezioni presidenziali del 2020. Quattro i capi d'accusa, nello specifico: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, ostruzione di un procedimento — la convalida del voto del 2020 — e cospirazione e cospirazione contro i diritti.
Per la terza volta l'ex presidente è stato quindi formalmente arrestato. Secondo i calcoli diffusi da lui stesso rischierebbe fino a 561 anni di carcere. Lo si legge in una e-mail inviata ai suoi sostenitori, dove ha parlato – ancora una volta – di una "caccia alle streghe" dei democratici. "Mi serve un'altra incriminazione per assicurarmi la vittoria", ha tuonato sul suo social media Truth in vista delle elezioni 2024.