Trump rimuove il fedelissimo Bannon dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di rimuovere Stephen Bannon dal Consiglio per la Sicurezza Nazionale, che tuttavia rimane comunque all'interno dell'amministrazione in qualità di stratega personale del presidente Usa. Trump ha inoltre degradato Tom Bossert, fino ad oggi consigliere per la Sicurezza Interna. La decisione di inserire Bannon nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale aveva provocato numerose polemiche lo scorso gennaio, quando venne ufficialmente annunciato il conferimento dell'incarico. Bannon, ex responsabile del sito news di destra Breitbart, è considerato un esponente dell'alt-right piuttosto controverso e criticato sia dai repubblicani che dai democratici. Subito dopo la sua nomina vari esponenti politici Usa avevano infatti sollevato soprattutto un problema: la sua presenza nel Consiglio avrebbe potuto "politicizzare" in maniera estrema le decisioni sulla sicurezza nazionale e l'incarico, dunque, costituiva una scelta pericolosa per gli Stati Uniti d'America. Con la rimozione di Bannon sono stati riammessi nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale il capo degli Stati maggiori congiunti, il generale a 4 stelle dei Marine John Dunford e il direttore della National Intelligence, Dan Coats, scrive l'agenzia statunitense Bloomberg.
Fonti interne alla Casa Bianca hanno dichiarato che Bannon, l'uomo di fiducia di Trump, era stato inserito nel Consiglio per tenere d'occhio il generale Flynn – di cui il presidente Usa non si fidava da tempo e licenziato lo scorso 13 febbraio per aver mentito al vicepresidente Mike Pence sui suoi rapporti con l'ambasciatore russo Serghely Klyaski – ma ora che al suo posto è subentrato McMaster, la sua presenza sarebbe divenuta inutile. Inoltre, riferisce invece Bloomberg, Bannon non avrebbe mai partecipato alle riunioni del Consiglio.