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Notizie sull'incriminazione di Donald Trump

Trump parla per la prima volta dopo la condanna: “Tutto questo è opera di Biden e dei suoi”

L’ex presidente è intervenuto dalla Trump Tower di New York dopo la condanna per il caso relativo alla ex pornostar Stormy Daniels: “Un processo iniquo, orchestrato da Joe Biden. Se fanno questo a me lo possono fare a tutti”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Tutto quello che è successo è per colpa di Biden. Io sono il candidato favorito, e di molto, e sto portando i Repubblicani alla vittoria". Sono le prime parole di Donald Trump, in conferenza stampa dalla Trump Tower di New York, dopo che la giuria ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti colpevole per aver falsificato bilanci, in modo da coprire un pagamento in nero alla ex pornostar Stormy Daniels. Il prossimo candidato alla Casa Bianca ancora una volta ha puntato poi il dito contro l'Amministrazione Biden:

 Tutto questo è opera di Biden e dei suoi, forse più dei suoi perché non so quanto ne sappia Biden, non so quanto ne sappia di qualunque cosa. Ma tuttavia è il Presidente e dobbiamo usare il suo nome, e tutto questo è stato fatto a Washington e non si è mai visto niente di simile. Se fanno questo a me lo possono fare a tutti". ".

E ha proseguito: “È stato un processo farsa, volevamo un cambio di sede, dove avremo potuto avere un processo equo, e non lo abbiamo avuto. Volevamo cambiare giudice, uno che non fosse in conflitto di interessi”. L’ex presidente USA ha accusato il giudice Juan Merchan – che dovrà decidere la sentenza che lo ha visto colpevole per tutti e 34 i capi di imputazione – e il tribunale di essere “in totale combutta con la Casa Bianca e il Dipartimento della Giustizia”.

"Io lo sto facendo per il Paese e per la Costituzione. È più grande di me e della mia presidenza. Quello che è successo a me non dovrebbe accadere in futuro ad altri presidenti", ha detto, descrivendo la sua battaglia politica, continuando a lamentarsi per un "processo truccato", assicurando che il suo team legale farà ricorso, evidenziando come il presunto pagamento a Stormy Daniels non fossero "soldi in nero, era un accordo di riservatezza".

Il suo intervento si è concluso con un riferimento alla data delle elezioni presidenziali: "Ricordate, il 5 novembre è il giorno più importante nella storia del nostro Paese. Il vero verdetto sarà espresso dal popolo quel giorno".

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