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Trump: nuove sanzioni all’Iran e revisione dei rapporti con Cuba

Le nuove sanzioni sono scattate dopo un test missilistico di Teheran.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo le distensioni nei rapporti tra Stati Uniti e Iran dell'amministrazione Obama con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca la situazione sembra destinata a mutare significativamente: il presidente USA ha infatti imposto nuove sanzioni nei confronti dell'Iran dopo che i vertici militari di Teheran hanno deciso di testare, nei giorni scorsi, un missile a media gittata che ha scatenato la collera di Washington. La nuove sanzioni, quindi,  non hanno nulla a che fare con il programma nucleare iraniano: esse colpiscono 25 tra persone, enti e società sospettate di aver dato un aiuto logistico al programma balistico di Teheran.

Dal canto suo il governo iraniano ha replicato: "L'Iran è indifferente alle minacce perché la sicurezza deriva dal suo stesso popolo. Non inizieremo mai una guerra, ma possiamo contare solo sui nostri propri mezzi di difesa". A dichiararlo su twitter il ministro degli Esteri iraniano, Mohamad Yavaz Zarif, in risposta alle minacce del presidente Usa Donald Trump. Zarif sottolinea: "Non useremo mai le nostre armi contro nessuno, se non per autodifesa". Quindi ha aggiunti: "Fateci vedere se coloro che si lamentano possono fare la stessa dichiarazione".

Le tensioni tra Usa e Iran sono tornate alle stelle dopo che Trump, la scorsa settimana,  ha sottoscritto l'ordine esecutivo che vieta temporaneamente l'ingresso negli Usa ai cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana fa cui l'Iran (gli altri Paesi sono Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia). In risposta, Teheran ha deciso di applicare una misura identica contro i cittadini statunitensi.

Non c'è però solo l'Iran nel "mirino" delle nuove strategie di politica estera di Trump: la sua amministrazione sta infatti riesaminando anche le politiche su Cuba introdotte di recente dall'ex presidente Barack Obama. A farlo sapere è Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca. "Siamo nel mezzo di una piena di revisione di tutte le politiche degli Stati Uniti nei confronti di Cuba".

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