Guerra in Ucraina

Trump litiga con Zelensky in diretta tv: “Dovresti ringraziarci e basta, abbiamo rischiato la guerra mondiale”

“Stai giocando con milioni di vite, stai giocando con la Terza guerra mondiale”. Lo ha detto Donald Trump, davanti ai giornalisti nello Studio ovale, a Volodymyr Zelensky. Vance e Trump, attaccando il presidente ucraino, gli hanno chiesto di “ringraziare” per il supporto economico e militare degli Usa. Zelensky dopo l’incontro ha lasciato la Casa bianca e la conferenza stampa è stata annullata.
A cura di Luca Pons
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Duro scambio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky allo Studio ovale della Casa bianca. Il presidente degli Stati Uniti che ha accusato il presidente ucraino di "mettersi in una pessima posizione" e di "non avere le carte di mano" per una accordo. "Dovete ringraziarci", ha poi gridato Trump, affermando che Zelensky sta "giocando con le vite di milioni di persone, giocando con la Terza guerra mondiale, quello che stai facendo è una mancanza di rispetto per il nostro Paese".

"O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori, e se noi usciamo te la dovrai vedere da solo. Non credo che sarà una bella cosa", ha insistito Trump. "Una volta che firmiamo quell'accordo sarai in una posizione molto migliore. Però non stai mostrando alcuna gratitudine, e questo non è bello. Sarò sincero, non è una bella cosa".

Al termine dell'incontro, il presidente Zelensky ha lasciato la Casa bianca. La conferenza stampa che avrebbe dovuto tenersi dopo il vertice è stata annullata.

Trump ha poi commentato con una nota: "È incredibile quello che emerge attraverso le emozioni, e ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l'America è coinvolta, perché sente che il nostro coinvolgimento gli dà un grande vantaggio nei negoziati. Io non voglio un vantaggio, voglio la PACE. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti nel loro amato Studio ovale. Può tornare quando è pronto per la pace".

Trump a Zelensky: "Ingrato, senza di noi la guerra sarebbe finita in due settimane"

Lo scontro si è scaldato quando il vicepresidente Mike Pence si è scaldato e ha attaccato frontalmente Zelensky: "Hai detto grazie almeno una volta in questo intero incontro? Sei andato in Pennsylvania e hai fatto campagna elettorale per l'opposizione a ottobre. Dai qualche parola di apprezzamento agli Stati Uniti d'America e al presidente che sta provando a salvare il tuo Paese".

Zelensky ha iniziato ha rispondere: "Tu pensi che se parli ad alta voce della guerra…". Qui Trump l'ha interrotto: "Non sta parlando ad alta voce, non sta parlando ad alta voce". Quando il presidente ucraino ha provato a ribattere, Trump ha preso la parola: "No, no, hai parlato parecchio. Il tuo Paese è in grande difficoltà. Non vincerete. Ma avete una buona probabilità di uscirne bene grazie a noi".

Poi ha continuato: "Vi abbiamo dato, con quello stupido presidente (Joe Biden, ndr), 350 miliardi di dollari". Una cifra molto più alta di quella reale, stimata a circa 120 miliardi. "Vi abbiamo dato equipaggiamento militare. I vostri uomini sono coraggiosi, ma se non aveste avuto le nostre armi, questa guerra sarebbe finita in due settimane". "In tre giorni", l'ha corretto Zelensky. "In tre giorni, l'ho sentito da Putin".

"Sarà difficile fare affari così", ha detto Trump. "Dì grazie e basta", è intervenuto Pence. "L'ho detto molte volte agli americani", ha ribattuto. Trump ha continuato: "Devi essere grato. Non hai le carte in mano. Stai esaurendo i soldati, e ci dici ‘io non voglio un cessate il fuoco'. In questa situazione, se puoi prendere un cessate il fuoco te lo prendi".

Trump: "Dovete fare compromessi", Zelensky: "No, Putin è un assassino"

"L'accordo sulla tregua in Ucraina è ragionevolmente vicino", ma l'Ucraina "dovrà fare compromessi" con la Russia per arrivare a una tregua. "Non si può fare un accordo senza compromessi", anche se "speriamo che non saranno così grandi come la gente pensa", aveva detto Trump prima che gli animi si scaldassero. Zelensky aveva mostrato a Trump delle immagini di uomini e donne uccise dall'esercito russo e rivendicato: "Putin è un killer, non vogliamo compromessi".

"Abbiamo avuto alcune ottime discussioni con la Russia. Ho parlato con il presidente Putin, e cercheremo di porre fine a questa situazione. È qualcosa che volete voi e che vuole anche lui", ha detto il presidente statunitense ricevendo il suo omologo ucraino. I rapporti tra i due sono notoriamente tesi da tempo, se non altro perché Trump ha definito Zelensky un "dittatore", solo per poi fingere che non sia mai successo.

L'accordo sulle terre rare non è stato firmato

L'incontro di oggi è mirato soprattutto alla firma dell'accordo sulle terre rare. È un'iniziativa che Trump ha lanciato da diverse settimane, con cui gli Usa cercano una sorta di ‘compensazione' per gli aiuti economici inviati a Kiev. In cambio, l'Ucraina ha provato a ottenere un impegno degli americani a tutelare il suo territorio dalle invasioni russe anche dopo che sarà finita la guerra.

L'accordo sui minerali sarà "equo" e "incredibile per l'Ucraina", ha detto il presidente Usa: "Questo significa che ci saremo, è un grande impegno da parte degli Stati Uniti". Da parte sua, Zelensky ha semplicemente affermato che l'accordo è un buon inizio, ma non è abbastanza. Dopo il duro scontro di questa sera, è arrivata la conferma della Casa Bianca che i due leader non hanno firmato l'accordo che avrebbero dovuto siglare nel pomeriggio.

Trump: "Io con la Russia o con l'Ucraina? In mezzo"

Davanti ai giornalisti, Trump ha rivendicato: "Fino a quando non siamo intervenuti noi, l'amministrazione Biden non ha parlato con la Russia in alcun modo. Hanno semplicemente permesso che tutto continuasse. Se fossi stato presidente, questa guerra non sarebbe mai accaduta. Avremmo negoziato un accordo per voi senza dover passare attraverso quello che avete dovuto affrontare. Ma voi, i vostri soldati, siete stati incredibilmente coraggiosi".

Il presidente degli Stati Uniti ha insistito che vuole "essere ricordato come un pacificatore", che "ha fatto tutto questo per salvare vite prima di tutto", ma anche "per risparmiare un sacco di soldi". Questa, ha aggiunto, "è una situazione pericolosa che potrebbe portare a una Terza guerra mondiale, e stava andando nella direzione sbagliata prima della mia elezione. Se non avessimo vinto ci sarebbe stato un terzo conflitto mondiale".

Per quanto riguarda le rassicurazioni all'Ucraina, Trump ha detto che dopo la tregua "non si tornerà a combattere". E per questo, ha detto, non ci sarà nemmeno bisogno che gli Stati Uniti forniscano garanzie di sicurezza: "Non credo che avrete bisogno di molta sicurezza. Penso che una volta che questo accordo sarà concluso, sarà finita. La Russia non vorrà più tornare indietro, nessuno vorrà più tornare indietro".

A chi gli chiedeva se si schierasse con Mosca o con Kiev, Trump ha ribattuto: "Nel mezzo. Sia dalla parte della Russia che dell'Ucraina. Voglio solo che si risolva". Poi ha aggiunto: "Volete che dica cose terribili su Putin e poi dica, ‘ciao, Vladimir. Come stiamo andando con l'accordo?' Non funziona così. Non sono allineato con nessuno. Sono allineato con gli Stati Uniti d'America, e per il bene del mondo".

Zelensky va via dalla Casa Bianca dopo il litigio con Trump

Dopo la lite con il presidente americano nello Studio Ovale, il premier ucraino Volodymyr Zelenksy ha lasciato la Casa Bianca. Nel video si vede Zelensky salire sull'auto con cui era arrivato poche ore prima. In quell'occasione ad accoglierlo sulla porta c'era Donald Trump, che dopo il duro scontro non ha riaccompagnato il leader all'uscita.

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L'Ue si schiera con Zelensky, Von der Leyen: "Non sarai mai solo"

C'è un aggressore russo, bisogna rispettare chi lo combatte dall'inizio": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron commentando lo scontro tra Trump e Zelensky. Anche il premier polacco Donald Tusk ha voluto mandare il suo messaggio a Kiev.  "Caro Zelensky e cari amici ucraini, non siete soli", ha scritto su X. Ai due leader europei, si è aggiunto il messaggio del premier spagnolo Pedro Sanchez: "Ucraina, la Spagna è al tuo fianco", ha scritto sui social.

Così pure la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen. "La vostra dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Siate forti, siate coraggiosi, siate impavidi. Non sei mai solo, caro Presidente Zelensky . Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura", ha scritto su X.

A Mosca invece, la lite è stato definita "storica" da Kirill Dmitriev, direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti e uno dei negoziatori russi nei colloqui russo-americani che si sono tenuti il 18 febbraio in Arabia Saudita. "Il porco insolente ha finalmente ricevuto una bella sberla nello Studio Ovale. E Donald Trump ha ragione: il regime di Kiev sta giocando con la Terza Guerra Mondiale", ha scritto su ex presidente russo Dmitri Medvedev. "Penso che la più grande bugia di Zelensky sia l'affermazione alla Casa Bianca secondo cui il regime di Kiev nel 2022 è stato lasciato solo, senza sostegno. Il modo in cui Trump e Vance si sono trattenuti e non hanno colpito questo mascalzone è un miracolo di resistenza", ha scritto suTelegram Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.

"Gli uomini forti fanno la pace, quelli deboli fanno la guerra. Oggi il Presidente Donald Trump si è schierato coraggiosamente per la pace. Anche se per molti è stato difficile da digerire. Grazie, signor Presidente!", ha scritto su X il primo ministro ungherese, Viktor Orban. 

L'ambasciatrice ucraina si mette le mani nei capelli durante lo scontro 

Durante il diverbio tra Trump e Zelensky era presente anche Oksana Markarova, ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti. Quando Trump furioso ha sbattuto la porta in faccia al Presidente ucraino nello Studio Ovale, la donna ha abbassato la testa e si è messa le mani nei capelli.

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Zelensky ringrazia Trump e gli Usa: "Lavoriamo per pace giusta"

"Grazie America per il sostegno, grazie per questa visita. Grazie al presidente, al Congresso e agli americani". Sono le parole di Zelensky su X subito dopo l'incontro burrascoso con Donald Trump alla Casa Bianca. "L'Ucraina ha bisogno di una pace giusta e duratura, e stiamo lavorando esattamente per questo", ha aggiunto.

Annullato anche l'intervento del presidente ucraino all'Hudson Institute, previsto per le 16 ora locale (le 22 in Italia).

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