Trump indagato per l’assalto a Capitol Hill. L’ex presidente USA ha 4 giorni per costituirsi
"Jack Smith il folle, procuratore del dipartimento di Giustizia di Joe Biden, ha inviato una lettera (di nuovo, era domenica notte!) affermando che io sono oggetto di un'inchiesta da parte del grand jury del 6 gennaio". Così l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sul proprio social media Truth, ha dichiarato di essere il destinatario di una comunicazione da parte del Procuratore speciale del Dipartimento di Giustizia, "Jack Smith, il folle" appunto, cioè colui che sta indagando sul presunto tentativo di ribaltare l'esito delle elezioni presidenziali 2020 e l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Trump, che sta già affrontando accuse federali per aver portato alcuni documenti riservati nel suo resort in Florida, ha ora quattro giorni per costituirsi, "cosa che quasi sempre significa arresto ed incriminazione", evidenzia il tycoon newyorkese.
Nel suo lungo post Trump, intenzionato a correre per le prossime elezioni Presidenziali, ha attaccato di nuovo Joe Biden e il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, accusandoli di "strumentalizzazione e interferenza politica". Secondo Trump, chi guida oggi la Casa Bianca vuole "eliminare l’avversario numero uno".
Per il tycoon si tratterebbe di “una caccia alle streghe che è un'interferenza elettorale ed un uso completo e totale delle forze dell'ordine come arma politica. Niente del genere è mai successo nel nostro Paese".
Lo stesso dicembre una Commissione parlamentare d’inchiesta aveva deferito l'ex presidente al Dipartimento alla giustizia per reati gravissimi per l'assalto a Capitol Hill. Il comitato parlamentare della Camera aveva approvato all'unanimità la relazione finale dell'inchiesta (che sarà diffusa mercoledì), decidendo di deferire al Ministero della giustizia Trump per almeno quattro reati: aver assistito o aiutato un'insurrezione, aver ostruito il Congresso nella certificazione della vittoria di Joe Biden, aver cospirato per rendere false dichiarazioni (al governo federale) e per frodare gli Stati Uniti.