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Trump caccia la ministra della Giustizia: non difendeva il bando agli immigrati

Sally Yates, “superstite” dell’amministrazione Obama, “ha tradito il Dipartimento di Giustizia rifiutando di attuare un ordine messo a punto per difendere i cittadini americani”, ha affermato la Casa Bianca.
A cura di Susanna Picone
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La decisione del presidente americano Donald Trump sull'immigrazione continua a suscitare proteste e polemiche, negli Stati Uniti e in solo. Dopo le critiche del presidente uscente Obama e di tanti procuratori, e dopo la dura denuncia dell’Onu che ha parlato del “Muslim ban” come di un atto “illegale e meschino”, per Trump si è aperto un nuovo fronte interno. Il Presidente ha avuto uno scontro con la ministra ad interim della Giustizia, Sally Yates, poi rimossa dall'incarico dopo aver ordinato ai legali del suo dipartimento di non difendere il decreto in tribunale. Yates, ultima superstite in carica dell'era Obama, è stata sostituita con Dana Boente, il procuratore del distretto orientale Virginia che sarà in carica fino a che Jeff Sessions, nominato dal nuovo presidente ministro della Giustizia, non sarà confermato dal Senato. “Fino a che sarò alla guida di questo dipartimento” il decreto non sarà difeso, aveva detto Yates. “Sono responsabile dell'assicurare che le posizioni assunte in tribunale siano coerenti con l'obbligo solenne dell'istituzione di cercare la giustizia. Al momento, non sono convinta che la difesa del decreto sia in linea con queste responsabilità e non sono convinta che il decreto sia legale”, aveva spiegato.

Yates “ha tradito il dipartimento di giustizia rifiutando di attuare un ordine messo a punto per difendere i cittadini americani”, ha quindi tuonato la Casa Bianca. Nella nota con cui ha annunciato la rimozione di Yates dall'incarico, la Casa Bianca ha difeso ancora una volta il decreto sull'immigrazione: “È il momento di essere seri nel proteggere il nostro Paese. Chiedere controlli accurati per gli individui che arrivano da sette posti pericolosi non è estremo. È ragionevole e necessario per proteggere il Paese”. “I democratici stanno ritardando” l'approvazione “di coloro che ho scelto per il mio gabinetto solo per motivi politici. Non fanno altro che bloccare”, ha inoltre scritto su Twitter Trump, all’attacco dei democratici dopo lo schiaffo della ministra della Giustizia reggente.

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