Trovato morto il fotoreporter Maks Levin, era scomparso in Ucraina 15 giorni fa: aveva 4 figli
È stato trovato morto il fotoreporter di guerra Maks Levin: 41 anni e 4 figli, era scomparso in Ucraina due settimane fa mentre filmava gli orrori del conflitto con la Russia. Lo ha riferito su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak. Il cadavere è stato rinvenuto nei pressi del villaggio di Huta Mezhyirska, vicino Kiev. "Secondo le prime informazioni, è stato assassinato da soldati delle forze armate russe" ha affermato l'Istituto per i mezzi di comunicazione dell'Ucraina, citando la Procura generale dello Stato.
"Il fotoreporter Maks Levin, scomparso dal 13 marzo, è stato trovato morto nella regione di Kiev, stando a quanto riportano i suoi colleghi. Stava documentando l'occupazione russa nel villaggio di Huta Mezhyhirska. Levin era uno dei migliori fotoreporter ucraini, aveva quattro figli. Riposa in pace", ha confermato con un tweet la giornalista ucraina Olga Tokariuk.
Levin collaborava con testate nazionali e internazionali tra cui Reuters, Bbc e Ap. Lascia moglie, la fotoreporter Inna Varenitsa, e quattro figli, tutti minori. Nessuna notizia ancora del collega che lo accompagnava nel servizio giornalistico del 13 marzo scorso, Oleksiy Chernyshov, militare ed ex fotografo, con il quale era arrivato a Huta Mezhyhirska per documentare le conseguenze dell'aggressione russa. I due avevano lasciato l'auto su cui viaggiavano e si erano diretti verso il villaggio di Moshchun, una zona coinvolta poi in intensi combattimenti. A quel punto però le comunicazioni si erano interrotte. "Ogni fotografo ucraino sogna di scattare una foto che fermi la guerra", aveva detto in una delle sue ultime dichiarazioni.
Nel suo ultimo post su Facebook aveva condiviso una foto che ritraeva soldati ucraini vicino al bunker distrutto della Seconda Guerra Mondiale, non lontano da Demydiv, regione di Kiev. Era l'11 marzo, due giorni prima della sua comparsa.