Trovate oltre 40 tonnellate di carne scaduta o infetta in vendita
Carne infetta, scaduta o di origine sconosciuta. Gli ispettori del ministero dell'Agricoltura croato hanno eseguito nei giorni scorsi controlli in 10 catene di distribuzione locali, trovando ben 43 tonnellate di prodotti scaduti o irregolari messe in vendita. Lo ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura di Zagabria Tomislav Tolusic al quotidiano "24 sata". Tolusic ha affermato che per questo motivo "saranno distrutte tonnellate di carne". In alcuni dei centri di distribuzione "sono state riscontrate irregolarità molto gravi". Il ministro è stato costretto ad ammettere che dal punto di vista della sicurezza della carne "la Croazia ha definitivamente un problema".
Come scrive Il Piccolo, ”il caso è scoppiato dopo che i controlli fitosanitari effettuati in dieci centri di distribuzione (tra cui Lidl, Metro e Spar, per citare i più noti) hanno riscontrato irregolarità in tutte le catene prese in esame. La carne è risultata affetta da salmonella, scaduta o priva della documentazione necessaria per essere venduta. In altri casi sono stati la scarsa igiene o il cattivo stato di conservazione dei prodotti a imporne la confisca”.
Mentre i controlli dell’ultima settimana sono scattati dopo che un bambino di cinque anni di Bregava, paese situato tra Zagabria e il confine con la Slovenia, è morto dopo aver consumato carne di pollo acquistata da un grande centro di distribuzione al dettaglio croato. Tolusic ha poi annunciato controlli sistematici e a sorpresa, garantendo che le informazioni saranno regolarmente pubblicate. Ogni prodotto sarà controllato, anche il latte che “alcuni commercianti vendono a 2,69 kune al litro (35 centesimi di euro)”, riporta Vecernji List.