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Troppo nudo per la metro, in Scozia censurata una pubblicità con il David di Michelangelo

Il David di Michelangelo considerato “inappropriato” e “osceno” per essere visto nella metropolitana di Glasgow. L’immagine della celeberrima statua è stata ritenuta inadeguata dall’azienda che gestisce gli spazi pubblicitari della cittadina scozzese.
A cura di Susanna Picone
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Il David di Michelangelo finisce, di nuovo, "nei guai". È inappropriato e osceno secondo qualcuno, al punto da venir censurato. Dopo che la scultura è balzata agli onori della cronaca per la vicenda di una scuola della Florida e della sua preside, questa volta è in Scozia che si discute del capolavoro conservato a Firenze. L’immagine del David è stata ritenuta inadeguata dall’azienda che gestisce gli spazi pubblicitari di Glasgow.

Una pubblicità di un ristorante italiano raffigurante appunto la statua del David destinata alla metropolitana di Glasgow è stata infatti censurata in quanto ritenuta inappropriata per via della sua nudità. Il cartellone doveva promuovere il locale "Barolo" della città scozzese appartenente al gruppo Drg ma non rispettava i parametri imposti dall'agenzia responsabile per gli spazi pubblicitari.

Il gruppo si è detto sconcertato per il bando al cartellone, che mostrava la scultura con una fetta di pizza e la scritta "non c'è niente di più italiano". Poi hanno tentato di trovare una soluzione. "Ci hanno chiesto una seconda versione in quanto gli adesivi con la bandiera italiana messi sulla zona inguinale della statua non erano abbastanza grandi", ha detto Nadine Carmichael, responsabile al marketing del gruppo. Alla fine l'accordo trovato con Global è stato quello di mostrare la scultura tagliata all'altezza della vita. La pubblicità finale, quindi, presenta la scultura di marmo tagliata in vita.

"È un'opera d'arte riconosciuta a livello mondiale", ha dichiarato il direttore del Drg Group, proprietario del ristorante italiano, al quotidiano scozzese The Herald. "Viene mostrata nelle scuole. Persone da tutto il mondo viaggiano per vederla a Firenze. Non siamo più nel 1500, ma nel 2023. Stiamo davvero dicendo che gli abitanti di Glasgow non possono sopportare di vedere una statua nuda?", le sue parole.

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