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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Tregua Israele-Hamas entrata in vigore, consegnati all’esercito israeliano i primi tre ostaggi: sono 3 donne

Hamas ha consegnato i primi tre ostaggi israeliani. Si tratta di Romi Gonen (24 anni), Emily Damari (28 anni) e Doron Steinbrecher (31 anni), e sarebbero tutte in buone condizioni. Questa mattina i primi camion con aiuti umanitari sono transitati a Gaza dal valico di Rafah.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Hamas ha liberato i primi tre ostaggi israeliani. I familiari di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher e il Forum delle famiglie degli ostaggi hanno confermato che sono loro le prime persone rilasciate oggi da Hamas, poche ore dopo l'entrata in vigore della tregua a Gaza, come previsto dell'accordo. La Croce Rossa ha informato l'Idf che le tre "sono in buone condizioni". "I tre ostaggi liberati sono accompagnati dalle forze speciali dell'IDF e dalle forze dell'ISA nel loro ritorno in territorio israeliano, dove saranno sottoposti a una valutazione medica iniziale", ha dichiarato invece l'esercito israeliano in una nota.

Il rilascio delle tre donne rappresenta la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, mediato da Qatar, Egitto e Stati Uniti. L'intesa prevede uno scambio di ostaggi e prigionieri, oltre alla possibilità di far arrivare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

"Il governo di Israele accoglie con affetto le tre donne liberate. Le loro famiglie sono state informate dalle autorità competenti che sono state rilasciate e sono tornate tra le nostre forze", ha scritto l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. "Il governo di Israele è impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi e i dispersi. Sono state liberate Romi Gonen (24 anni), Emily Damari (28 anni), Doron Steinbrecher (31 anni). Il governo, insieme a tutte le forze di sicurezza, continuerà a sostenere le donne liberate e le loro famiglie", si legge nella nota.

Le tre giovani donne si trovano con le truppe israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza, da dove vengono trasferite in una struttura in territorio israeliano, vicina al confine con l'enclave palestinese, per i primi controlli medici. In alcuni video sui social mostrano una folla enorme di persone, mentre le tre giovani donne israeliane scendono dai pickup di Hamas e salgono sui mezzi della Croce Rossa. Le persone sono anche sui tettucci delle auto, molti sono armati. In una foto si vede una delle tre ragazze che guarda verso fuori.

Un alto esponente di Hamas aveva dichiarato all'AFP che il gruppo militante palestinese aveva effettivamente consegnato tre donne israeliane in ostaggio alla Croce Rossa, come concordato con Israele in un accordo di cessate il fuoco. "Le tre donne in ostaggio sono state ufficialmente consegnate alla Croce Rossa in piazza Al-Saraya, nel quartiere di Al-Rimal, nella parte occidentale di Gaza City", aveva dichiarato il funzionario. "Questo è avvenuto dopo che un membro del team della Croce Rossa le ha incontrate e si è assicurato del loro stato di salute".

In un annuncio congiunto, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e lo Shin Bet avevano comunicato che la Croce rossa aveva preso in custodia le tre ostaggi israeliane e le sta trasferendo verso le forze israeliane nella Striscia di Gaza. I veicoli della Croce rossa, precedentemente posizionati presso Saraya Square a Gaza City, si sono messi in movimento, confermando il passaggio delicato dell'accordo di scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas. Fonti arabe, citate dal canale Telegram "Abu Ali Express", hanno evidenziato un cambio di luogo per il trasferimento: inizialmente previsto nell'area di Netzarim, è stato poi spostato presso la piazza di Al Saraya, nel cuore di Gaza City, dove si è radunata una folla numerosa, tra cui sostenitori e membri della brigata militare di Hamas.

Il ministero degli Esteri britannico, dopo aver appreso del rilascio di Damari, che ha anche la cittadinanza britannica, ha detto che il governo inglese è pronto a "sostenere Emily Damari".

La conferma di Trump sul rilascio delle tre donne israeliane

"Oggi iniziano a uscire gli ostaggi! Tre meravigliose giovani donne saranno le prime", ha commentato il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, su Truth Social, festeggiando il rilascio dei tre ostaggi, Romi Gonen (24 anni), Emily Damari (28 anni) e Doron Steinbrecher (31 anni) in base all'accordo per il cessate il fuoco a Gaza.

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90 prigionieri palestinesi saranno liberati oggi

Al Jazeera avrebbe ottenuto un elenco dei nomi dei 90 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati oggi come parte del primo scambio con gli ostaggi a Gaza. L'elenco – scrive l'emittente – comprende 69 donne e 21 minori, 76 prigionieri provenienti dalla Cisgiordania e 14 da Gerusalemme Est. Tra i nomi c'è anche quello di Khalida Jarrar, parlamentare palestinese membro di spicco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Primi camion sono passati dal valico di Rafah

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Già da questa mattina molti camion pieni di aiuti umanitari erano in coda al valico di Rafah, pronti a entrare a Gaza dall'Egitto, in attesa del via libera per consegnare gli aiuti a Gaza. È un momento molto delicato, visto che il valico di Rafah era chiuso da maggio.

L'invio di cibo e medicine è parte dell'accordo di tregua fra Israele e Hamas, entrata in vigore dopo 15 mesi dallo scoppio delle ostilità, lo scorso 7 ottobre. Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha dichiarato che 600 camion al giorno entreranno a Gaza, in base agli accordi sul cessate il fuoco, tra cui 50 che trasportano carburante. L'Unrwa, agenzia Onu per l'assistenza ai rifugiati palestinesi, ha preparato 4.000 camion carichi di aiuti pronti ad entrare a Gaza, metà dei quali trasportano cibo e farina. I primi camion sono passati dal valico poco fa.

Gli automezzi soprattutto autocisterne, tra cui alcune bianche con la scritta "Petroleum Arrows", e stanno entrando in questo momento attraverso un cancello aperto a destra della struttura chiara con due varchi sormontata da due bandiere (di cui una egiziana) e dalla scritta in arabo "Maabar Rafah Al-Bari" ("Passaggio terrestre di Rafah"). Il transito viene osservato da decine di giornalisti e videoperatori, anche dell'Ansa.

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