Tre surfisti spariscono nel nulla, trovati morti in un pozzo insieme ad un quarto cadavere in Messico
Tre turisti, spariti improvvisamente durante un tour in Messico, sono stati ritrovati morti una settimana dopo in un pozzo profondo 5 metri nella Bassa California, stato messicano al confine con gli Usa. Secondo la polizia, i due fratelli australiani Kake e Callum Robinson e il loro amico statunitense Jack Carter Rhoad sarebbero stati uccisi durante una rapina finita male e poi gettati nel profondo pozzo.
Il trio era scomparso nel nulla una settimana fa durante il loro tour nel nord del Messico per fare surf. I tre si spostavano in furgoncino mentre, per alloggiare, a volte si accampavano in tenda e altre volte affittavano alloggi temporanei. La scomparsa il 27 aprile scorso quando non si sono presentati nell’alloggio che avevano prenotato in un'altra città costiera dopo aver trascorso la giornata lungo la costa vicino alla città messicana di Ensenada.
I familiari dei tre si sono rivolti alla polizia ma hanno lanciato diversi appelli social senza esito fino alla tragica scoperta dello scorso weekend. Dopo essere stati informati della scoperta dei tre cadaveri in una pozza della zona, i parenti sono accorsi sul posto e hanno confermato che si trattava di loro identificandoli.
I cadaveri avevano evidenti colpi di arma da fuoco e secondo il procuratore locale, María Elena Andrade Ramírez, sarebbero stati vittima di una rapina finita male. Per gli inquirenti, probabilmente i ladri hanno visto il loro camion e le tende e volevano i loro pneumatici, ma quanto i tre hanno reagito, sono stati uccisi.
I corpi infine sono stati portati in un luogo impervio e gettati nel pozzo dove sono stati rinvenuti insieme ad un quarto cadavere che era lì da molto più tempo. Ci sono volute due ore per tirare fuori i corpi dal pozzo. La polizia è giunta in zona dopo aver scandagliato l’area in cui è stato rivenuto il loro furgone bruciato. Nelle vicinanze sono state trovate anche tende abbandonate e un telefono collegato ai surfisti scomparsi.
La polizia messicana sospetta di tre persone che sono state fermate nelle scorse ore e vengono interrogati sugli omicidi. Si tratta di due uomini e una donna accusati a vario titolo di essere coinvolti nell’omicidio dei tre turisti. Gli omicidi hanno scatenato paura e rabbia nella regione di Ensenada. Decine di manifestanti hanno marciato per la città domenica, portando tavole da surf ricoperte di slogan che dicevano: “Volevano solo fare surf, chiediamo spiagge sicure".