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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Tre neonati morti in poche ore per ipotermia a Gaza, altri 3 ricoverati: “Al freddo in tenda, aiutateci”

Uno dei tre bambini aveva tre settimane di vita, mentre gli altri due un mese e addirittura tre giorni. Altri tre neonati invece versano in condizioni critiche a causa delle basse temperature che hanno colpito Gaza dove la maggior parte degli abitanti vive ora in tende o rifugi di fortuna circondati dalle macerie, dopo le distruzioni della guerra.
A cura di Antonio Palma
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Ancora morti tra i bimbi a Gaza dove la fine delle ostilità con Israele non ferma la conta dei decessi tra i più piccoli, costretti a stare in tende al freddo. Come informano le autorità sanitarie locali, infatti, tre neonati sono morti in poche ore a causa dell’ondata di freddo che ha colpito la Striscia da diversi giorni con temperature in picchiata. Uno dei tre bambini aveva tre settimane di vita, mentre gli altri due un mese e addirittura tre giorni. Altri tre neonati invece versano in condizioni critiche a causa delle basse temperature che hanno colpito la zona.

A rivelare la drammatica tragedia che si è consumata e si sta consumando a Gaza è il  direttore dell'ospedale "Friends of the Patient” di Gaza dove era sono arrivati i bimbi. In un aggiornamento sui soccorsi nella tarda serata di lunedì, il direttore sanitario, il dott. Sa'id Salah, ha confermato i tre decessi e ha aggiunto che molti pazienti, soprattutto bambini, potrebbero subire la stessa sorte nei prossimi giorni.

La maggior parte degli abitanti di Gaza infatti vive ora in tende o rifugi di fortuna circondati dalle macerie, dopo le distruzioni della guerra. Tutti vivono grazie agli aiuti esterni ma senza riscaldamento né risorse sufficienti per affrontare il freddo intenso.

"Abbiamo ricoverato otto casi di ferite da freddo estremo nell'Unità di terapia intensiva. Tragicamente, tre neonati sono morti entro poche ore dal ricovero, ognuno dei quali pesava meno di due chilogrammi o aveva pochi giorni di vita" ha dichiarato il direttore sanitario chiedendo con urgenza la consegna di medicinali, attrezzature e aiuti agli ospedali nell'enclave costiera distrutta e assediata.

“Degli otto bambini ricoverati, due sono in buone condizioni e sono stati dimessi. Tuttavia, tre rimangono in condizioni critiche e potrebbero andare incontro a morte o gravi complicazioni” ha rivelato il medico, aggiungendo: “Stiamo chiedendo con urgenza a tutte le parti interessate di garantire l'ingresso di aiuti, tende, case mobili e carburante, soprattutto con l'avvicinarsi di condizioni meteorologiche più severe. Il nostro obiettivo è prevenire ulteriori decessi tra i pazienti, in particolare tra i neonati e i bambini prematuri".

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