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Tre fratelli trovati morti semi-carbonizzati e ammassati: “Erano vittime di una truffa d’amore”

Choc in Spagna dove tre fratelli – due donne e un uomo – di età compresa tra i 68 e i 72 anni, sono stati trovati morti parzialmente carbonizzati e ammassati gli uni sugli altri. Indagini in corso: le due sorelle pare fossero state vittime di una “truffa d’amore”.
A cura di Ida Artiaco
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Tre anziani fratelli – due donne e un uomo – sono stati trovati morti parzialmente carbonizzati e ammassati l'uno sull'altro: è choc in Spagna dove indagini sono in corso per cercare di ricostruire cosa è successo nelle scorse ore nel piccolo comune di Morata de Tajiuna, nella comunità di Madrid, dove i circa 8mila abitanti sono sotto choc.

Angeles, Amelia e Pepe, questi i nomi dei tre fratelli, di età compresa tra i 68 e i 72 anni, sono stati rivenuti senza vita nella loro abitazione in Avenida Príncipes de España. Sui loro corpi gli inquirenti hanno scoperto chiari segni di violenza. Indagini sono in corso: la principale ipotesi è che siano stati vittime di un regolamento di conti, per debiti accumulati negli anni a causa di una cosiddetta "truffa d'amore" subita dalle vittime.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, riferita da El Pais, Angeles e Amelia, che erano nubili e vivevano assieme con il fratello disabile, almeno sette anni fa erano state contattate sui social da due presunti militari nordamericani in Afghanistan, con i quali entrambe credevano di aver iniziato una relazione d'amore a distanza. Uno di loro, secondo la testimonianza di un amico della famiglia, avrebbe comunicato la notizia della morte dell'altro militare e avanzato richieste di denaro per le spese dell'iter necessario a riscuoterne l'eredità, che sarebbe ammontata ad un totale di circa 7 milioni di euro.

Amelia avrebbe cominciato allora a inviare regolarmente quantità di denaro della pensione all'uomo che credeva suo fidanzato, Edward, del quale custodiva gelosamente una fotografia, per "sbloccare" quella eredità. Ma le cui richieste, divenute negli anni sempre più pressanti, avrebbero indotto i tre fratelli a indebitarsi, fino al punto di vendere la casa e chiedere denaro anche ad amici e conoscenti.

L'autorità giudiziaria che coordina le indagini della Guardia Civil ha disposto l'autopsia sui tre corpi e decretato il segreto istruttorio sull'inchiesta, mentre il municipio dove risiedevano da decenni ha dichiarato tre giorni di lutto ufficiale per la loro morte.

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