Traghetto affondato in Cina: 18 morti e 430 dispersi

E' di 18 morti e 430 dispersi il bilancio dell'affondamento del traghetto con a bordo 458 persone che stava navigando sul fiume cinese Yangtze lunedì sera, quando si è ribaltato a causa di un'improvvisa tempesta. I sopravvissuti sono 14, secondo l'ultimo bollettino rilasciato dai soccorritori e comunicato dall'emittente televisiva CCTV. Secondo una prima ricostruzione a bordo dell'imbarcazione c'erano prevalentemente anziani, molti di età compresa tra i 60 e i 70 anni, che stavano facendo un crociera sul fiume che taglia la Cina, nel tratto che collega le citta' di Nanchino e Chongqing.
A Shanghai, dove i viagiatori a bordo del traghetto avevano prenotato il viaggio, non sono mancati momenti di tensione tra la polizia e i familiari dei dispersi, frustrati per la mancanza di informazioni sulla sorte dei loro cari. Molti parenti dei passeggeri del traghetto hanno marciato verso la sede dell'amministrazione locale con cartelli e immagini dei loro parenti a bordo del natante. Nel frattempo le ricerche dei dispersi proseguono e, a 36 ore dalla tragedia, l'area delle ricerche dei corpi si è estesa, includendo anche un tratto di fiume lungo 220 chilometri. Li Keqiang, il primo ministro cinese, è arrivato ieri mattina sul luogo dell'incidente ed ha preteso "aggiornamenti regolari e trasparenti" sulla tragedia da parte delle autorità locali.
Il leader di Pechino ha quindi chiesto ai soccorritori di "prendere tutte le contromisure possibili e correre contro il tempo" per il salvataggio del maggiore numero di vite umane. Le speranze di trovare superstiti sono tuttavia minime e secondo le autorità l'affondamento dell'imbarcazione potrebbe rappresentare una delle tragedie più gravi degli ultimi anni, con un bilancio di vittime superiore a quello del traghetto sud-coreano affondato nell'aprile dello scorso anno, causando la morte di 304 persone, in gran parte bambini in gita scolastica.