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Tragedia a Rio (Brasile), ex alunno fa fuoco in una scuola: 13 morti

Massacro nella scuola elementare ‘Tasso da Siveira’ di Rio de Janeiro (Brasile), dove alle 8 locali (13 in Italia) un uomo ha aperto il fuoco…
A cura di Biagio Chiariello
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Massacro nella scuola elementare ‘Tasso da Siveira' di Rio de Janeiro (Brasile), dove alle 8 locali (13 in Italia) un uomo ha aperto il fuoco all'impazzata, per tre minuti, contro gli alunni (tutti tra i 12 e i 14 anni), facendo almeno 13 vittime e 17 feriti, trasportati all'ospedale Albert Schweitzer. L'aggressore si è suicidato mentre la polizia circondava la scuola. L'autore del folle gesto è Wellington Menezes de Oliveira, 23 anni, ex studente della scuola situata a Realengo, alla periferia occidentale della metropoli brasiliana. L'uomo ha sparato con due pistole, dopo aver ottenuto l'accesso alla scuola fingendo di essere un docente, come comunicato dal colonnello della polizia locale, Djalma Beltrame.

C'è da dire che il numero delle vittime non è ancora ufficiale, considerato che diversi testimoni riferiscono di almeno 15 morti. "E ‘un massacro, un massacro vero", ha detto Roni de Macedo, un vigile del fuoco arrivati ​​sulla scena del crimine poco dopo l'inizio della sparatoria. L'uomo ha trascinato otto bambini gravemente feriti dalla scuola. "C'è sangue sulle pareti, sangue sulle sedie. Ci sono dai 15 ai 20 morti penso," ha aggiunto De Macedo, ricoperto del sangue delle vittime. "Non ho mai visto niente di simile. Sembra di essere negli Stati Uniti".  Il riferimento del vigile del fuoco è probabilmente al massacro della Columbine High School, vicino Denver (Colorado) del 1999 con 15 morti(inclusi i due killer), e a quello della al Virginia Polytechnic Institute del 2007 dove i morti furono addirittura 33 (compreso lo studente sudcoreano autore della follia).

Hercilei Antunes, 44 anni, un postino che vive di fronte alla scuola e ha una figlia che frequenta l'istituto, ha detto: "Ho visto diversi ragazzi feriti, sanguinanti. Ed anche un ragazzo morto dentro.  Ho sentito più di 30 colpi… Ho sentito dei colpi, spari, colpi e ancora colpi. Ho provato ad entrare, ma alla fine ho deciso di tornare indietro. Non sono fatto di acciaio".

Il presidente brasiliano Dilma Rousseff si è detta "scioccata" per la strage e il ministro della Giustizia, José Eduardo Cardozo, sta già lavorando con le autorità locali sul caso. Rousseff ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime in un evento oggi a Brasilia.

L'assassino avrebbe lasciato una nota, con frasi prive di senso, nella quale manifestava il suo intento suicida. Il testo è ora nelle mani degli inquirenti. Un altro duro colpo per il Brasile dopo l'alluvione di Gennaio che ha fatto oltre 900 morti.

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