Traffico illecito di cani, in salvo 400 cuccioli: costretti a viaggi lunghissimi in assenza di igiene
Questa mattina in Spagna è stata realizzata un'incredibile operazione di salvataggio: circa 400 cuccioli di cane sono stati salvati da una rete di commercio illegale di animali. A condurre il maxi blitz sono stati la Guardia Urbana di Barcellona, il Servizio di Protezione della Natura e la Polizia con la collaborazione anche dei Mossos d'Esquadra, gli uomini della polizia catalana.
Grazie al loro tempestivo intervento sono stati portati in salvo moltissimi animali, tra questi molti erano ancora dei cuccioli, e arrestate 13 persone con l'accusa di maltrattamento di animali, frode, falsificazione di documenti e riciclaggio di denaro.
I responsabili della rete di commercio avevano fondato una vera e propria organizzazione criminale, la quale utilizzava svariati metodi per venire in possesso degli animali. Tra questi, l'importazione intracomunitaria dai paesi dell'Est Europa, l'allevamento in centri illegali gestiti da loro stessi o addirittura l'acquisto illegale dei cuccioli attraverso le piattaforme social.
Nel corso dell'operazione, gli agenti sono riusciti a verificare anche le diverse condizioni di trasporto degli animali. Queste ultime avvenivano generalmente in strada, in veicoli molto piccoli con uno spazio limitato per nulla confortevole e con scarsa ventilazione.
Per non citare le condizioni igieniche: gli animali percorrevano viaggi lunghissimi che superavano anche i duemila chilometri talvolta, e a loro non veniva concesso alcun servizio igienico, traverse assenti e segature mancanti per far assorbire i propri bisogni.
Tutto questo ha chiaramente provocato lo sviluppo di numerose malattie infettive e molti cani hanno finito per contagiarsi a vicenda, permettendo la diffusione delle infezioni anche al resto degli esemplari trasportati. Inoltre, all'interno dell'organizzazione criminale a spiccare era la figura di un veterinario il quale ha anche fornito dati, immagini e firme affinché gli venisse affidata la vendita degli animali.
Sarebbe stato proprio lui a dare direttive al resto dei componenti, istruendoli su come nascondere o mascherare i dati e altri aspetti tecnici importanti. Oggi quindi è arrivata al termine una delle operazioni attivate dalle quattro forze di polizia spagnola già verso la fine del 2020, quando la Polizia Urbana rinveniva 33 cani in un negozio in condizioni orribili, alcuni dei quali già morti.