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Tra vaccini e lockdown, come il Regno Unito sta uscendo dall’incubo Covid

Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito sono stati registrati 5.342 nuovi casi di Covid-19 e 17 decessi, il minimo da 6 mesi. Intanto la campagna vaccinale va a gonfie vele: 28 milioni di persone, ben oltre la metà della popolazione, hanno ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19. E il lockdown in quattro fasi voluto da Johnson pare stia portando ai risultati sperati…
A cura di Biagio Chiariello
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I 17 morti per Covid nel Regno Unito rappresentano il dato più basso dallo scorso 28 settembre quando erano stati 13. Nello stesso lasso di tempo i nuovi contagiati sono 5.342. I dati sono stati diffusi dal ministero della Salute. Negli ultimi 7 giorni i decessi sono scesi del 42% rispetto alla settimana precedente mentre le infezioni da Coronavirus hanno segnato una flessione del 4,7%. Dati che lasciano intendere come il Paese della Regina Elisabetta stia uscendo dall'incubo Covid in maniera esemplare. A cosa è dovuto questo doppio successo? La risposta è sicuramente da ricercare nella exit strategy di Johnson e nella campagna vaccinale.

La situazione dei vaccini in Regno Unito

In Gran Bretagna 28 milioni di persone, ben oltre la metà della popolazione, ha ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19 e a 2,3 milioni di persone è stato somministrata anche  seconda. Nella giornata del 20 marzo nel Regno Unito sono state somministrate 367 mila dosi del siero, dopo il record di 752.308 inoculazioni segnato la domenica precedente.

Il lockdown in 4 fasi

La prima fase del lockdown voluto da Johnson, in corso proprio questo mese, ha visto già il ritorno a scuola in presenza; da aprile vedrà invece ci sarà la ripresa delle attività sportive amatoriali, palestre comprese. Sempre entro la fine di aprile riapriranno pub e ristoranti seppur con forti limitazioni delle presenze ai tavoli (massimo 6 persone). Mentre per i centri commerciali – secondo le ipotesi – si dovrà attendere la maggio/giugno.

Le parole del premier Johnson

Una situazione che, comunque, non lascia tranquillo il primo ministro. “Sul continente al momento si può vedere, purtroppo, una terza ondata in corso”, ha dichiarato alla Bbc, “e le persone di questo Paese non dovrebbero illudersi, le esperienze precedenti ci hanno insegnato che quando un’ondata colpisce i nostri amici, poi – temo – sbarcherà anche sulle nostre coste. Prevedo che avvertiremo questi effetti a tempo debito”. Proprio per questo, “stiamo portando avanti il nostro programma di vaccinazioni il più veloce possibile. Stiamo andando avanti con la nostra campagna di vaccinazione più veloce che possiamo ma una campagna di vaccinazione, lo sviluppo dei vaccini e il loro lancio sono progetti internazionali che richiedono cooperazione internazionale”, ha aggiunto il premier britannico.

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